Quanto sia rilevante l’opportunità di dotare il sistema sicurezza salute sul lavoro di un’azione di indirizzo e di valutazione sia delle politiche attive che delle attività di vigilanza, viene espresso con la istituzione di un apposito Comitato nazionale*.
Lo prevede l’art. 5 del TU 81/08, nell’ambito del Capo II, insieme alla Commissione consultiva permanente (art. 6), ai Comitati regionali di coordinamento (art. 7) e agli Enti pubblici che hanno compiti nella materia (art. 9).
Il Comitato opera “in leale collaborazione” con le Regioni e con esse:
a) stabilisce le linee comuni delle politiche nazionali nel settore;
b) individua obiettivi e programmi dell’azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
Per l’ “attività di vigilanza”, invece, sempre insieme alle Regioni, il Comitato definisce la programmazione annuale in ordine ai settori prioritari di intervento e i piani di attività e i progetti operativi a livello nazionale.
Nella programmazione il Comitato tiene conto:
- delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di coordinamento;
- dei programmi di azione individuati in sede comunitaria.
L’efficacia dei risultati dell’azione del Comitato, come si legge nella lett. e) del c. 3 dell’art. 5 del TU, ha come presupposto che venga garantito, da parte dei Soggetti istituzionali coordinati, lo “scambio di informazioni” utili nella promozione dell’uniformità dell’applicazione della normativa vigente in materia.
Il Comitato consulta preventivamente le parti sociali sia per le linee comuni delle politiche nazionali, sia per gli obiettivi e i programmi dell’azione pubblica di miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori, sia, ancora, per la garanzia dello scambio delle informazioni con le Regioni e sia, infine, per la priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro.
Sull’attuazione delle azioni intraprese, viene effettuata una verifica con cadenza almeno annuale.
* Opera presso il Ministero del Lavoro ed è composto da due rappresentanti del Ministero del Lavoro, due rappresentanti del Ministero della Salute, un rappresentante del Ministero dell’Interno, cinque rappresentanti delle Regioni. Al Comitato partecipano, con funzione consultiva, un rappresentante dell’Inail, uno dell’ex Ispesl e uno dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo Ipsema, (ora Inail Ndr ).
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