Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita. È questo il titolo del decreto firmato dagli ex ministri alla Salute Balduzzi e allo Sport Gnudi, che era stato previsto dal decreto Salute e sviluppo del 2012.
Fra gli argomenti, l’introduzione dell’obbligo a carico sia delle società sportive dilettantistiche che di quelle professionistiche, di dotarsi di defibrillatori semiautomatici. L ‘obbligo scatta per tutti, a eccezione delle società dilettantistiche che svolgono “attività a ridotto impegno cardiocircolatorio”.
Le linee guida presenti nel decreto raccolgono le informazioni di dettaglio, in relazione:
- alle caratteristiche e alle modalità d’uso dell’apparecchiatura sanitaria da utilizzare;
- all’obbligo della presenza di personale formato* e in grado di intervenire efficacemente con il defibrillatore;
- alla necessità che lo strumento: a) sia facilmente accessibile; b) sia adeguatamente segnalato; c) sia sempre perfettamente funzionante.
Per adeguarsi alle disposizioni del decreto le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo (proroga di sei mesi disposta con decreto 11 gennaio 2016), quelle professionistiche 6 mesi.
Anche allo scopo di evitare costi eccessivi derivanti dall’obbligo della dotazione dei defibrillatori, le società che operano nello stesso impianto sportivo possono associarsi oppure possono incaricare degli adempimenti del decreto i gestori degli impianti.
* I corsi di formazione saranno tenuti dai centri di formazione accreditati dalle Regioni.
Info: Ministero Salute.