Continua l’analisi dei dati relativi agli infortuni negli ospedali, così come sono presentati dalla pubblicazione 2012 dell’Inail.
Nel periodo 2006-2010 si rileva una diminuzione degli infortuni pressoché generalizzata al Nord (7.770, il 50% del totale) e al Sud. Tra le regioni spicca per il più alto numero di denunce la Lombardia con 4.489 casi (pari a poco meno del 30% del totale), a seguire la Toscana (2.279 casi) e il Lazio (1.405). Nell’ultimo anno preso in considerazione si rilevano incrementi più significativi in Toscana (18%), Umbria (18,9%) e Marche (24,8%) e forti riduzioni invece in Sicilia che passa da 1.104 a 425 casi.
Per giorno di accadimento, negli ospedali ma in tutti gli altri settori produttivi, è il lunedì quello con un maggior numero di denunce (18,6%). Rispetto all’ora di accadimento si nota una tendenziale concentrazione degli eventi infortunistici nelle ore del mattino: dalle sette alle undici il 27% degli infortuni (tra le otto e le nove 1.200 denunce), seguono le ore della pausa pranzo (per lo più incidenti in itinere) tra le tredici e le quindici con oltre il 12% dei casi.
Se si valutano le conseguenze dell’infortunio e la natura della lesione i dati riportano che oltre 1/3 dei casi è determinato da lussazioni (5.483 denunce nel 2010), seguite dalle contusioni, oltre 4mila l’anno. Nel 2010, rispetto all’anno precedente si registra un lieve incremento delle lussazioni con una cinquantina di casi in più; analogo aumento anche per le lesioni da sforzo. Considerato l’intero periodo 2006-2010, si ha una generale flessione delle denunce, ad esclusione di un lieve incremento di 30 casi delle lesioni da sforzo.
Quali le sedi della lesione maggiormente colpite? Sono la colonna vertebrale e la mano che assommano il 37% di infortuni, a seguire ginocchio e caviglia con rispettivamente l’8,3% e il 7,5% del totale.
Le forme di accadimento. La tipologia di infortunati esaminati sono:
- “colpito da/con” che rappresenta il 20% dei casi;
- “caduto” con il 18% e “urtato da/contro” con il 17%.
Nel quinquennio sono aumentati di circa il 10% gli infortuni dovuti a sollevamento, si pensi ai movimenti fatti dal personale ausiliario e dagli infermieri nel muovere/spostare i degenti.
Confrontati i dati ospedali-altri settori produttivi, quelli dell’Industria e Servizi è fino al 2009 più alta rispetto ai Servizi ospedalieri, nel 2010 il valore di entrambi si posiziona al 40‰, mentre la Sanità è al 44,7‰.
Nel 2010 il rischio infortuni è più elevato nella Sanità e inferiore nel comparto dei Servizi ospedalieri e dell’Industria e Servizi.
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Continua venerdì 31 maggio: dai programmi igienisti alla prevenzione a tutto campo.