Letture critiche sulle osservazioni della Commissione parlamentare inchiesta infortuni sul lavoro. III.
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La percentuale di incidenti mortali rilevata nel settore agricolo negli Stati membri dell’UE a 15 è di 12,6 ogni 100 000 lavoratori; per quanto riguarda, invece, gli infortuni che determinano un’assenza dal lavoro superiore ai tre giorni la cifra supera i 6.000 casi ogni 100.000 lavoratori. Si tratta di alcune delle più alte percentuali relative a tutti i settori economici.
Negli Stati membri dell’UE a 15 solo il 4% della popolazione attiva è impiegato nell’agricoltura, mentre nei nuovi Stati membri la percentuale raggiunge il 13,4%.
I dati forniti dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (OSHA) mi servono per introdurre l’argomento degli incidenti del settore agricolo legati all’uso dei macchinari. Per ridurre la portata impressionante del fenomeno infortunistico, secondo la Commissione parlamentare d’inchiesta che, in gennaio, ha reso pubblica la sua terza relazione sulla sicurezza, conviene agire su due aspetti.
Il primo è “quello degli adeguamenti normativi” che consenta l’attivazione di “più severi e stringenti i requisiti sia dei conducenti (mediante l’introduzione di patenti ad hoc* ), sia dei mezzi agricoli (imponendo a tutti l’obbligo dei dispositivi di sicurezza e delle revisioni periodiche)”.
Il secondo aspetto è quello delle agevolazioni per la sostituzione e, soprattutto, per la messa in sicurezza dei mezzi agricoli.
Ecco che cosa suggerisce la Commissione. “Al fine di garantire un uso più efficiente delle risorse finanziarie già disponibili o di futuro stanziamento, occorre superare i vincoli imposti nel settore agricolo dal meccanismo comunitario del “de minimis” relativo ai limiti degli aiuti di Stato”. Si dovrà portare avanti una proposta di legge – già sottoposta agli uffici dell’Unione europea di concerto con il competente Dipartimento per le politiche comunitarie – che mira a “escludere dalle limitazioni del regime comunitario degli aiuti di Stato tutte le agevolazioni volte ad accrescere la sicurezza delle macchine e attrezzature da lavoro, di qualunque settore, al fine di favorirne un migliore utilizzo”.
(*) Attualmente la patente di categoria A, che si può acquisire a 16 anni, abilita alla guida di macchine agricole o loro complessi, con queste caratteristiche: lunghezza m 4; larghezza m 1,60; altezza m 2,50; velocità massima 40 km/h; massa complessiva a pieno carico fino a 2,5 t; nessun passeggero a bordo.
La patente di categoria B, che si consegue a 18 anni, abilita alla guida di macchine agricole anche per il traino, indipendentemente dal loro peso e anche per il trasporto di altre persone oltre al conducente.
Continua venerdì 23 marzo: scuole e impianto elettrico.
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