Il rischio di investimento degli addetti ai lavori e degli utenti della strada (passanti, automobilisti) è elevato ed è causa di infortuni gravi, anche mortali. Lo ricorda l’opuscolo realizzato dall’INAIL – Sede Provinciale di Verona nel 2011.
Perché? Perché spesso non c’è la possibilità di chiudere la strada-cantiere e le aree di lavoro sono in prossimità del traffico stradale con presenza di pedoni. Capita anche che gli spazi siano molto ridotti, perché delimitati da strutture fisse, come abitazioni, marciapiedi, recinzione. Ma i fattori di rischio sono da attribuire anche ai mezzi in transito vicino al cantiere che non rispettano i limiti di velocità ma anche al fatto che i lavori vengono eseguiti molte volte in condizioni di scarsa visibilità e in assenza di illuminazione artificiale.
I consigli e le misure di sicurezza riguardano:
- l’obbligo di far indossare agli addetti ai lavori l’abbigliamento ad alta visibilità;
- l’obbligo di posare e mantenere sempre correttamente presente la segnaletica stradale (molto spesso si rovescia o viene tolta o spostata);
- l’obbligo degli addetti di lavorare sempre all’interno dell’area di cantiere delimitata;
- l’obbligo della presenza di un lavoratore a terra che fornisca le indicazioni necessarie al conducente del mezzo usato in cantiere e ad eventuali pedoni e veicoli in transito.
Quello che i lavoratori in queste particolari circostanze non devono fare è rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo e ancora compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza.
Altri rischi per gli addetti ai cantieri stradali sono l’investimento, i colpi o gli urti causati dai mezzi d’opera. Anche piccoli mezzi, come i miniescavatori o minipale, possono colpire o investire i lavoratori causando danni molto gravi. Se si tiene conto poi che le aree di lavoro e di passaggio sono quasi sempre sconnesse, inclinate e non compatte, le probabilità del verificarsi di danni alla salute degli operatori, costringe a prendere delle precauzioni e ad adottare delle misure efficaci di tutela. Fra le altre:
- quella che obbliga a indossare i DPI (casco, calzature di sicurezza, abbigliamento “alta visibilità”);
- quella che obbliga gli addetti a non lavorare mai nel raggio di azione di un mezzo in movimento o in lavorazione;
- quella che obbliga a posizionarsi sempre in zona a lato del guidatore in modo da risultare visibili dallo specchio retrovisore;
- quella che obbliga di porre attenzione alle segnalazioni acustiche dei mezzi d’opera e alle indicazioni del personale che fa assistenza a terra.
Se serve assistenza manuale alle lavorazioni eseguite con mezzi meccanici, l’operatore deve lavorare in una postazione non raggiungibile dal mezzo o da un suo componente (per esempio dal braccio e dalla benna dell’escavatore).
Continua venerdì 6 luglio…