Il Ministero della Salute, Direzione generale della prevenzione sanitaria e Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali, ha pubblicato ieri sul proprio sito una serie di opuscoli divulgativi raccolti sotto il titolo di Agenti inquinanti aria indoor.
La qualità dell’aria indoor (Indoor Air Quality-IAQ) definisce l’aria interna che si respira nelle abitazioni, uffici, strutture comunitarie, ambienti destinati ad attività ricreative e sociali, mezzi di trasporto.
“Negli ultimi decenni, si legge nella presentazione della nuova area tematica, si sono verificati profondi mutamenti nella qualità dell’aria interna, con progressivo aumento delle fonti e delle concentrazioni degli inquinanti. In presenza di fonti interne di inquinamento e scarsa ventilazione degli ambienti, i livelli degli inquinati (chimici, fisici e biologici) nell’aria indoor possono essere di gran lunga superiori rispetto a quelli rilevati all’esterno”.
Il rischio espositivo interessa una parte estesa della popolazione e risulta di particolare gravità per alcuni gruppi più vulnerabili (bambini, donne in gravidanza, anziani, malati cronici e poveri).
Per quanto possa riguardare la nostra rubrica sulla sicurezza sul lavoro, dedicheremo alcuni articoli prendendo spunto dalle informazioni della pubblicazione del Ministero della salute.
Qui sotto i titoli dei vari opuscoli:
- Fumo di tabacco ambientale;
- Ossido e biossido di azoto;
- Ossidi di zolfo;
- Monossido di carbonio;
- Idrocarburi aromatici policiclici;
- Composti organici volatili;
- Formaldeide;
- Benzene;
- Particolato;
- Ozono;
- Amianto;
- Fibre minerali sintetiche;
- Agenti microbiologici;
- Acari;
- Derivati epidermici di animali domestici;
- Umidità e muffe;
- Radon.
Info: Ministero Salute, nuova area tematica Aria indoor