Proseguendo l’analisi del Rapporto Passi 2011 (*) sulla sicurezza sul lavoro, si osserva che a percepire maggiormente il rischio di subire un infortunio sono i lavoratori con queste caratteristiche:
- 18-49enni;
- uomini;
- con una bassa istruzione;
- con molte difficoltà economiche;
- stranieri;
- occupati nei settori di interesse;
- con mansioni manuali;
- che hanno ricevuto informazioni sui rischi lavorativi;
- che hanno riferito un infortunio negli ultimi 12 mesi.
Il 24% dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, il 56% una possibilità bassa, il 18% alta e il 2% molto alta. In particolare la percezione di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori occupati nella sanità (42%) e nell’edilizia (30%).
Se si raffrontano le mansioni degli intervistati, la percezione del rischio è più alta tra le figure sanitarie (infermiere/tecnico sanitario, 56% e medico, 52%) o socio-sanitarie (50%). Se invece si confrontano i dati per territorio, la percezione è maggiore nel Sud (22%) seguita da quella registrata nel Nord (19%) e del Centro (20%).
La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori:
- 35-69enni;
- uomini;
- con una bassa istruzione;
- con molte difficoltà economiche;
- che lavorano nei settori di interesse;
- che svolgono una mansione manuale;
- che hanno ricevuto informazioni sui rischi lavorativi e la loro prevenzione;
- che hanno riferito una malattia legata al lavoro negli ultimi 12 mesi.
Esaminati gli specifici dati dell’indagine raggruppati per mansione manuale, l’analisi vede ai primi posti i lavoratori di età più avanzata e quelli con difficoltà economiche.
(*) Pubblicato il 13 dicembre 2012.
Continua venerdì 28 dicembre: informazioni sulla prevenzione.
Leggi anche primo approfondimento di quattro: Rapporto nazionale 2011 sulla sicurezza.
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