Prima di esporre le schede di rischio dei 60 ambienti lavoro presi in considerazione nel volume dell’Inail Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura, edizione 2014, si sono esposti i principi di prevenzione dello specifico rischio lavorativo.
Nei casi in cui la valutazione del rischio da sovraccarico abbia evidenziato una situazione che richieda attenzione, le aziende devono ipotizzare interventi di tipologia ed entità variabile a seconda di fattori quali:
- il livello di rischio individuato;
- le finalità del comparto produttivo;
- le caratteristiche della sin¬gola postazione di lavoro in esame, ecc.
E gli interventi, per essere efficaci “devono essere progettati con particolare attenzione ed andare ad incidere quanto più possibile contemporaneamente, su tre aree di intervento, quello strutturale, quello organizzativo e quello comportamentale formativo”.
Gli interventi di tipo strutturale riguardano essenzialmente l’ottenimento di: a) un’idonea disposizione delle attrezzature di lavoro, b) la scelta di appropriati strumenti ergonomici, c) la corretta disposizione degli arredi, d) l’accurata progettazione degli spazi di lavoro e di transito.
“Fondamentale è agire direttamente sulla postazione di lavoro, ottimizzando, ad esempio, l’altezza del piano di lavoro e del sedile e riducendo la profondità del piano in modo che tutti i materiali utilizzati (materie prime e attrezzi) siano “a portata” dell’operatore.
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La prima delle 60 schede riguarda la Coltivazione di ortaggi in foglia, a fusto,a frutto, in radici, bulbi e tuberi in piena aria.
In questa attività l’operatore procede al taglio dei rami delle piante (ad es. di pomodoro), facendo uso di forbici dotate di molla di ritorno, solleva e scuote i rami tagliati al fine di far cadere sul terreno i pomodori, raccoglie dal ramo quelli non caduti ed infine opera la raccolta dei pomodori caduti, al fine di inserirli in apposite cassette.
I fattori di rischio presenti nell’attività sono stati individuati a seconda della frequenza (i movimenti eseguiti con l’arto dx e sx, risultano essere in numero modesto-azioni tecniche dinamiche prevalenti-stereotipia di grado moderato a carico di entrambi gli arti), secondo la forza impiegata (di grado moderato a seguito dell’uso di forbice con l’arto dx, per operare il taglio dei rami e nel sollevamento e scuotimento di questi ultimi con entrambi gli arti (prevalentemente il sx), secondo le posture (entrambe le mani sono in postura incongrua per più di metà del tempo di ciclo, la mano dx è in grip (presa di forza) non ottimale nell’uso delle forbici ed in pinch (presa di posizione) nella raccolta dei pomodori, la mano sx è in pinch nel mantenimento dei rami tagliati e nella raccolta dei pomodori) e infine secondo i fattori complementari (movimenti bruschi o a strappo con frequenze di 2 al minuto o più, a seguito dello scuotimento dei rami tagliati; l’uso di forbici manuali con la mano dx, è responsabile di provocare compressioni sulle strutture muscolo-tendinee).
Ecco le attività di prevenzione consigliate dall’Inail.
“L’utilizzo di appositi supporti per favorire la crescita in altezza delle singole piante, potrebbe avere il merito di ridurre l’uso delle forbici, come anche la necessità per gli operatori, di lavorare assumendo la postura inginocchiata/accovacciata. L’uso di forbici ergonomiche con molla di ritorno. Con un’adibizione giornaliera inferiore alle 4 ore, l’attività potrebbe essere caratterizzata da un rischio di entità molto lieve/accettabile a carico di entrambi gli arti”.
Leggi: sovraccarico arti superiori, industria servizi
Continua giovedì 4 dicembre 2014: interventi organizzativi e rivestimento pavimenti
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