“In Italia, l’installazione e l’uso delle apparecchiature diagnostiche a Risonanza Magnetica (RM) sono regolati da un quadro normativo ormai vetusto, nel quale l’atto più recente è rappresentato dal D.P.R. 542/1994* con il quale sono stati codificati gli standard di sicurezza ancora vigenti.
Il profondo mutamento dovuto all’evoluzione scientifica e tecnologica che ha caratterizzato negli ultimi venti anni la diagnostica per immagini a scopo medico con tomografia RM (in particolare, utilizzando campi statici di induzione magnetica sempre più elevati, a cui si associano radiofrequenze e gradienti sempre più spinti che danno vita ogni giorno ad apparecchiature via via più sofisticate e performanti), si è purtroppo accompagnato a un’inopportuna stasi normativa relativamente alle modalità di installazione e gestione in sicurezza dei tomografi, creando così una situazione dicotomica che ha generato livelli di rischio non sempre codificati, problematiche di carattere gestionale e operativo piuttosto significative e un’inadeguatezza – anche solo parziale – delle soluzioni precedentemente adottate”.
Questa la premessa della pubblicazione realizzata dal dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale dell’Inail dal titolo Indicazioni operative per la gestione della sicurezza e della qualità in risonanza magnetica, edizione 2015. Un centinaio di pagine, dalle prime con le procedure per l’installazione di tomografi a RM e per la progettazione di un sito di RM, al regolamento di sicurezza (protocolli di sicurezza con le misure di sicurezza per i lavoratori, e quelle per i pazienti), alle appendici e agli allegati.
In uno di questi, trattando le misure di sicurezza per i lavoratori, si informa che esse “vengono articolate in funzione del massimo livello di campo magnetico applicato al paziente, “vale a dire in ragione del modo di funzionamento della macchina” (funzionamento normale, modo di funzionamento controllato, modi funzionamento sperimentale).
E a proposito di sicurezza, la pubblicazione porta i valori di campo magnetico al di sopra dei quali si possono verificare malfunzionamenti di apparecchiature biomedicali e di supporto di dati ai limiti ma anche i valori limite di esposizione per i lavoratori.
Le misure di sicurezza per i lavoratori vengono articolate in funzione del massimo livello. Vengono, poi, elencate le misure di sicurezza per i pazienti (descrizione del percorso d’esame), per i volontari sani, per i visitatori e gli accompagnatori. Viene, infine, prospettata l’ipotesi di emergenza (incendio, perdita di elio gassoso in sala RM con le indicazioni di prevenzione e protezione (indicazione, fra le altre, del percorso dell’operatore e del paziente).
* Regolamento recante norme per la semplificazione del procedimento di autorizzazione all’uso diagnostico di apparecchiature a risonanza magnetica nucleare sul territorio nazionale.
Info: Inail, volume gestione sicurezza e qualità Risonanza Magnetica, agosto 2015
Continua mercoledì 4 novembre 2015…