MANTOVA – Dino Bonomo, 49 anni, è vivo per miracolo ma non avrà più le braccia: una macchina impastatrice, alla quale il 27 dicembre scorso stava facendo manutenzione, glie le ha portate via. È successo nel piccolo paese di Revere, in provincia di Mantova, dove l’uomo, un artigiano che vive a Baia Calavena, in provincia di Verona, era andato a lavorare ai macchinari di una ditta di mangimi, una delle due nelle quali lavorava e su cui conosceva molto bene i macchinari: l’uomo svolgeva questo lavoro da 20 anni ed è da tutti ritenuto una persona molto esperta. I medici dell’Ospedale di Mantova, dove era stato trasportato vista la gravità delle condizioni, sono riusciti a salvargli la vita ma hanno escluso la possibilità di un qualsiasi intervento di ricostruzione degli arti. Bonomo sarà svegliato in questi giorni dal coma farmacologico, che è stato indotto per tenere sotto controllo il dolore; stando alle attuali notizie provenienti da medici sopravviverà alle ferite riportate ma i segni di questo incidente sul lavoro rimarranno per sempre cambiandogli la vita in modo radicale. L’uomo, infatti, con una moglie, una figlia e un nipote appena arrivato, viene descritto dalle persone del paese come una persona molto attiva, un motociclista appassionato, un grande lavoratore che già dal mattino presto si poteva vedere alla guida del trattore, tutte cose che dopo questo tremendo incidente difficilmente l’uomo potrà ancora fare, così come diventeranno operazioni difficili le attività quotidiane più comuni. Cosa sia successo esattamente quella sera verso le 18 non si sa ancora, certo è che l’operaio stava lavorando ad una melassatrice, una sorta di impastatrice che serve a produrre mangimi animali, quando le braccia sono rimaste incastrate e la macchina, azionandosi, le ha letteralmente mozzate. Sarà lui stesso forse, al risveglio, a poter fornire qualche indicazione in più sull’accaduto.
Braccia mozzate dall’impastatrice, sopravviverà ma la ricostruzione non è possibile
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