BOLOGNA – Secondo gli ultimi rapporti regionali presentati dall’Inail gli infortuni sarebbero in calo nella maggior parte delle regioni italiane, ma c’è un dato che in parte può sorprendere ed è l’aumento delle denuncie di infortuni tra i dipendenti statali.
Insomma, mentre secondo il ministro Renato Brunetta diminuiscono le assenze per malattia sembra che aumentino gli infortuni, che dovrebbero comunque tradursi, anche questi, in una temporanea assenza dal posto di lavoro.
Il trend riguarda un po’ tutta Itali ma, in maniera particolarmente marcata, l’Emilia Romagna dove tra i dipendenti dello Stato gli infortuni sono passati da 2.882 a 3.004, con un incremento del 4,23 per cento, maggiore appunto di quello risultante a livello nazionale. La differenza di questo fenomeno è notevole tra provincia e provincia, stando ad una analisi dei dati del periodo 2005 – 2009 Bologna e Piacenza fanno registrare anche in questo settore un caso di infortuni, rispettivamente del 5,1 per cento e 2,3 per cento. Decisamente in tutt’altra direzione vanno i dati relativi ai dipendenti pubblici della provincia di Reggio Emilia che fanno registrare un amento di infortuni addirittura superiore al 17 per cento. Segue Rimini con un aumento anche qui considerevole, il 14,4 per cento. Aumenti a due cifre anche per Ferrara (12,7 per cento) e Forlì – Cesena (11,2 per cento), mentre si fermano a percentuali minori Ravenna col 9,7 per cento Parma col 3,9 per cento e Modena con solo l’1,5 per cento.
Il perché di questo aumento di denunce di infortunio da parte dei dipendenti pubblici non è semplice da analizzare, le cause potrebbero essere almeno due, e sovrapporsi. Da una parte l’effetto di una aumentata percezione delle problematiche legate alla sicurezza sul lavoro che porta a denunciare anche piccoli infortuni, sui quali magari in passato di soprassedeva, da una parte, forse, una piccola rivincita dei dipendenti pubblici verso le più stringenti norme anti assenteismo.