BOLOGNA – Negli ultimi giorni, nella sola provincia di Bologna, si sono registrati due gravi incidenti sul lavoro: ad esserne feriti gravemente sono stati una donna e un uomo.
La prima, un’operaia slovacca di 35 anni, stava lavorando ad un macchinario del reparto ortofrutta dello stabilimento ‘Cometa’ di Medicina, in provincia di Bologna, quando, non si sa ancora esattamente per quale motivo, la macchina le ha tranciato due dita. La donna è ancora ricoverata in ospedale, ad Imola: le conseguenze per lei saranno permanenti.
Nel secondo caso si è trattato invece di una caduta dall’alto avvenuta in un cantiere edile, sempre in provincia di Bologna. L’incidente è accaduto a Castenaso: l’uomo, un operaio edile di 49 anni, stava lavorando alla copertura di un tetto quando è precipitato. Al momento si trova ancora ricoverato in ospedale Maggiore a Bologna ma non sarebbe in pericolo di vita.
La caduta dall’alto è una delle tipologie di infortunio più frequenti per questa tipologia di lavoratori: era appena il 22 novembre scorso quando un operaio cadde dal tetto di una bocciofila di San Lazzaro con conseguenze mortali. Stessa sorte è toccata sabato ad un operaio senegalese, questa volta a Crespina, nella provincia di Pisa: l’uomo è caduto da un’altezza di 5 metri ed è morto durante il trasporto in ospedale: si tratta solo di due esempi in una casistica ancora troppo numerosa.