GENOVA – Presentati il 16 e 17 maggio a Genova, all’interno del convegno Sistema di sorveglianza ospedaliera degli Incidenti in Italia e in Europa, i risultati raccolti dall’Istituto superiore di sanità e dal sistema informativo Siniaca.Idb sugli accessi ai Pronto soccorso italiani e sui ricoveri relativi agli episodi di tipo accidentale e violento.
I dati riguardano il comportamento registrato nelle undici regioni italiane in cui è presente il sistema nazionale di sorveglianza ospedaliera di pronto soccorso degli incidenti: Piemonte, Valle d’Aosta, Trento, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Sardegna.
Secondo le stime presentate al convegno, annualmente in Italia sono circa 7.378.000 gli accessi in PS dovuti a incidenti e violenze. In 1.850.000 casi, tali incidenti e violenze avvengono all’interno delle mura domestiche.
Ogni anno circa 3.075 su 100.000 abitanti si rivolgono a pronto soccorso ospedaliero per infortunio domestico.
Il tasso medio di accesso risulta più alto per alcuni gruppi età-sesso specifici che risultano maggiormente a rischio:
- i bambini sotto ai 5 anni d’età (più i maschi che le femmine): 8.137 casi ogni 100 mila/anno;
- gli anziani a partire dai 65 anni (più le donne che gli uomini): 5.582 casi ogni 100 mila/anno, con tassi progressivamente maggiori al crescere dell’età ;
- le donne in età lavorativa (18-64 anni) impegnate in attività di lavoro domestico: 2.114 casi ogni 100.000/anno;
- gli adulti (più uomini che donne) tra i 15 e i 49 anni: 2.043 casi ogni 100.000/anno.
Analizzati anche i luoghi in cui avvengono gli infortuni che determinano gli accessi: nel 18.6% dei casi l’ambiente è quello del soggiorno/stanza da letto; a seguire le pertinenze (garage, parcheggio), in cui avvengono il 17.9% dei casi; 17.2% in cucina.
La caduta da altezza rappresenta la dinamica più frequente e mediamente più grave (29.7%), seguita dalla caduta a livello (11.9%). L’insieme delle cadute, nel loro complesso, rappresentano il 47.9% dei casi di infortunio domestico (interessate in prevalenza donne di ogni età), seguite da urti (15.5%) e incidenti da oggetti taglienti o penetranti (11.8%).
Dati che riguardano oggetti e sostanze coinvolte nell’infortunio sono stati inoltre rilevati in un campione più ristretto da cui emerge che la maggioranza di infortuni sono dovuti a scale e gradini (16.3%), seguiti da letti (8.9%), coltelli da cucina (4.2%) e porte (3.9%).
I dati presentati hanno interessato anche gli incidenti stradali. Gli incidenti con le automobili hanno coperto il 68% dei casi, le due ruote motorizzate il 17,1% mentre i pedoni solo l’8%. La statistica si ribalta se si osservano i dati relativi ai ricoveri, in cui gli “utenti deboli” (utenti delle due ruote motorizzate, pedoni e ciclisti) rappresentano il 62.2% dei casi totali.
In merito alla violenza sulle donne, dati sono stati rilevati in Piemonte, Toscana e Sardegna, ed evidenziano che il tra il 71% ed il 76% dei casi ha colpito donne comprese tra i 15 ed i 49 anni. Nel 55.5% dei casi il contesto è rappresentato dall’ambito familiare (il partner è l’autore delle violenze nel 42.9% dei casi), mentre nel 23.5% si tratta di amici/conoscenti.
Per approfondire: Incidenti domestici: resta stabile il tasso di mortalità.