SAVONA – È ormai noto che in base alle norme sulla sicurezza del lavoro il datore ha degli obblighi precisi e che un infortunio che occorra nei suoi cantieri, o comunque ad un suo dipendente sul posto di lavoro, può significare guai con la legge. Ed è proprio ciò che sta accadendo al titolare della ditta ‘Ecoliguria’, un uomo di 43 anni, per un fatto accaduto nel gennaio del 2009.
Qualche tempo fa, infatti, un operaio albanese di 48 anni, ebbe una mano schiacciata da un carrello elevatore manovrato da un collega: tre dita rimasero gravemente ferite, l’uomo dovette assentarsi dal lavoro per 121 giorni e fu anche giudicato dall’Inail portatore di una inabilità del 12 per cento in seguito all’infortunio. In seguito a questi fatti il titolare della ditta è finito a giudizio per lesione colpose e violazioni delle norme in materia di sicurezza; stando all’accusa, infatti, non avrebbe impedito l’infortunio con le dovute misure di sicurezza. Il giudice, però, non è del tutto convito di come è formulata l’imputazione e per questo, dopo un prima udienza nei giorni scorsi, c’è stato un rinvio al 31 maggio prossimo quando in aula, a ricostruire i fatti, sarà proprio l’operaio.
L’operaio si infortuna, il datore è accusato di lesioni colpose
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