MILANO – L’ennesimo incidente in fabbrica, dieci operai feriti, di cui due si trovano ricoverati in ospedale in condizioni gravi con ustioni in tutto il corpo.
Non si ferma la scia degli incidenti sul lavoro, e stavolta è coinvolta una fabbrica in provincia di Milano (a Paderno Dugnano), che smaltisce rifiuti facendo ricorso a sostanze chimiche altamente infiammabili. Ieri, intorno alle 15, si è verificata un’esplosione – le cui cause sono ancora da eccertare – e sono rimati feriti dieci operai: quattro sono in gravi condizioni (codice rosso) e due riportano gravi ustioni sul corpo. Sono tutti ricoverati all’ospedale San Raffaele e i medici li tengono sotto osservazione (ci sono anche alcuni immigrati). Dopo l’esplosione, sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e i tecnici del Nucleo chimico-batteriologico (Nbcr).
Racconta un soccorritore: “Ho visto i corpi dei miei colleghi che venivano portati via dall’ambulanza. Erano completamente ustionati, è stato un disastro”.
L’azienda coinvolta è la Eureco Holding: come risulta dal loro sito web offre “servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali.”. Ma in realtà, come ha verificato Quotidiano Sicurezza, si tratta di un gruppo di società: Euroco, Merlino, CR, Lombardia Assicurazioni, Dealab, GM. Il business è quello dello smaltimento di rifiuti speciali, dove spesso si fa ricorso a sostanze chimiche molto pericolose. Sempre dal loro sito, risulta che sarebbero in possesso di numerose autorizzazioni, ma non è chiaro come gestiscano i loro prodotti e se soprattutto dedicano attenzione alle norme sulla sicurezza previste dal Testo Unico 81 del 2008.
L’area colpita dall’esplosione è molto grande: oltre mille metri quadrati. Gli abitanti della zona riferiscono di aver sentito una grande esplosione, a cui sono ne seguite alttre di entità minore. I vigili del fuoco sono al lavoro per mettere l’intera area in sicurezza.