ROMA – Presentati dalle Direzioni regionali Inail Basilicata e Inail Toscana i rapporti sugli infortuni e le malattie professionali 2012.
In Basilica gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2012 sono stati 4.323, il 12,89% in meno rispetto al 2011 (4.963). Continua quindi il trend decrescente che, valutato nell’arco del quinquennio 2008-12, registra un calo del 30,27%: Industria e servizi: -13,76% Agricoltura: -10,49%, Conto Stato Dipendenti: -9,2%
Il maggior numero di infortuni è stato denunciato per le attività manifatturiere (586 infortuni). Attività più rischiose sono risultate essere la fabbricazione dei prodotti in metallo (95 casi), l’industria alimentare (76) e la fabbricazione di autoveicoli (61). A seguire le costruzioni (399 infortuni) e la sanità e assistenza sociale (376), 768 gli infortuni in agricoltura che si è confermato come settore ad alto rischio dove con l’8% degli occupati avviene il 17,77% del totale degli infortuni.(dato riferito al quinquennio 2008-12).
L’89,73% del totale degli infortuni denunciati in Basilicata nel 2012 si è verificato in occasione di lavoro: 3.700 in ambiente di lavoro ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo) e 179 con mezzo di trasporto (autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale). 444 gli infortuni in itinere, ovvero nel normale tragitto di andata e ritorno dall’abitazione al luogo di lavoro
In controtendenza rispetto all’andamento nazionale l’andamento degli infortuni con conseguenze mortali. Sono state 13 le morti bianche nel 2012, 4 più dell’anno precedente (+44,45%). A livello nazionale il dato ha registrato un calo del 8,44%.
La maggioranza degli infortuni mortali (10 su 13) è avvenuta nella provincia di Potenza
10 dei casi mortali si sono verificati nel settore Industria e Servizi (3 nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, 2 nel trasporto e magazzinaggio, 1 nelle attività finanziarie ed assicurative e 1 nell’assicurazione sociale obbligatoria 1 nelle costruzioni e 2 non determinati). 3 gli infortuni mortali in agricoltura.
La totalità degli infortuni mortali si è verificata in occasione di lavoro: di questi 7 in ambiente di lavoro ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo) e 6 con mezzi di trasporto. Nessuno dei 444 casi avvenuti in itinere, ovvero nel percorso casa-lavoro-casa, ha avuto esiti mortali.
232 gli infortuni che sono stati denunciati da lavoratori stranieri nel 2012 contro i 261 dell’anno precedente (-11,11%). Gli infortuni occorsi a stranieri per questa annualità hanno rappresentato il 5,37% del totale. Anche nel 2012 nessun caso ha avuto esito mortale come negli altri due anni precedenti. Romania, Germania e Svizzera le comunità che hanno denunciato il maggior numero di infortuni in Basilicata.
Per quanto riguarda le tecnopatie il fenomeno, con 501 casi ha registrato un incremento del 10,36% rispetto al dato dell’anno precedente. Ancora più consistente l’aumento se si considera su base quinquennale (oltre il 50%). Malattie più diffuse sono risultate essere quelle osteo-articolari e quelle muscolo-tendinee. Nello specifico le patologie più frequentemente denunciate sono state quelle da sovraccarico biomeccanico agli arti superiori, le ernie discali lombari, le malattie da asbesto e le ipoacusie da rumore.
Info: rapporto regionale Basilicata.
Toscana. Nel 2012 con 53.286 casi (5981 in meno dell’anno precedente) si è registrata una riduzione del 10,01% rispetto al 2011.
Di questi casi, 18.781 sono occorsi a persone di genere femminile con una percentuale sul totale del 35,2%. Le gestioni Agricoltura e Industria presentano il calo più consistente (rispettivamente -10,17% e -10,18%). 3.558 casi denunciati nel settore Agricoltura settore che ha mostrato forte decremento nelle province di Livorno (-21,68%) e Grosseto -17,14%. In controtendenza la provincia di Prato dove gli infortuni in agricoltura sono aumentati del 31,03%.
Con 47616 casi si è registrata una forte diminuzione nel settore Industria in particolare nella provincia di Pistoia (-16,00%), e Livorno (-14,72%) con un minimo del – 3,25% per la provincia di Arezzo. 2.112 casi nella gestione per Conto dello Stato (-8,33%).
Nella gestione Industria ll maggior numero di casi è avvenuto nel settore delle Costruzioni (4.515), nel settore Fabbricazione di prodotti in metallo (1.199) e nel settore Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (1.162.)
Nella gestione dei Servizi è nel Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” che si è verificato il maggior numero di infortuni (4.845), a seguire la Sanità e assistenza sociale (4.117), e il settore dei Trasporti e magazzinaggio (3.373).
Nel quinquennio 2008-2012 massime quote di riduzione si sono registrate nel settore Fornitura di energia elettrica, gas vapore e aria condizionata (-53%), nelle Costruzioni (-49%) e nell’ Estrazione di minerali da cave e miniere (-48%). Sono aumentati del 30% gli infortuni nel settore “Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico” .
In merito alla modalità di accadimento nel 2012: 47.237 infortuni sono avvenuti in occasione di lavoro (43.187 in ambiente di lavoro ordinario e 4050 con mezzo di trasporto). Si è rilevata una riduzione di circa il 9,7% rispetto all’anno precedente.
6.049 gli infortuni avvenuti in itinere, per i quali si è registrato un decremento del 14,39 % rispetto al 2011.
8242 degli incidenti occorsi in Toscana nel 2012 hanno riguardato lavoratori stranieri, circa il 15,5% del totale. 11 gli incidenti mortali. la Romania con 1.629 casi, seguita da Albania con 1.510 casi e Marocco con 785 casi sono risultate essere le principali nazioni di provenienza dei i lavoratori stranieri colpite da infortunio.
Sono aumentati su base regionale gli infortuni mortali che da 57 del 2011 sono passati ai 61 casi del 2012, il 7,02% in più. Dato che si distingue nettamente dalla tendenza nazionale dove si è registrata una diminuzione dell’8,44%. 44 dei 61 incidenti mortali sono avvenuti in occasione di lavoro, tra questi 20 incidenti sono occorsi con uso di mezzo di trasporto. I restanti 17 infortuni che hanno causato la morte del lavoratore sono avvenuti in itinere nel tragitto casa-lavoro.
Nel 2012 in Toscana sono state denunciate 5887 malattie professionali di cui 5162 casi nella gestione industria e servizi, 673 in Agricoltura e 52 casi nella Gestione per Conto Stato. Il numero delle denunce risulta pressoché stazionario rispetto all’anno precedente. 44 i casi in più (0,8%).
Il 75,8% delle malattie denunciate riguardano l’apparato osteoarticolare e muscolo-tendinee. A seguire si sono registrati 519 casi di patologie del sistema nervoso e degli organi di senso (compresa ipoacusia) per un 8,8% del totale dei casi. Resta alto il numero di denunce presentate nel 2012 per malattie provocate dall’amianto: 212 i casi.
Info: rapporto regionale Toscana.
Leggi:
rapporti Veneto e Umbria
rapporto Valle d’Aosta
rapporto Liguria 2012
Emilia Romagna e Trentino Alto Adige