ROMA – Pubblicati questa mattina da Inail i dati della Relazione annuale 2012. 744.916 le denunce di infortunio sul lavoro registrate dall’Istituto entro il 30 aprile 2013 e riguardanti il 2012. Tra queste ne sono state riconosciute 496.097. Morti sul lavoro 790, su 1.296 denunce ricevute.
Inail segnala quindi un calo dell’8,89% delle denunce rispetto al 2011, del 23% rispetto al 2008; casi riconosciuti di infortunio diminuiti dell’11,34% rispetto al 2011 (riconosciuti 559.504). Per quanto riguarda le morti sul lavoro, calo dell’8,78% dei casi accertati rispetto al 2011 (886) e del 27% rispetto al 2008.
428.960 gli incidenti in occasione di lavoro e in itinere 67.119. Per quanto riguarda i comparti, 393.663 gli incenti in industria e servizi (682 mortali), agricoltura 34.151 (98 mortali), 68.285 conto Stato (10 mortali). Ancora, 331.086 gli uomini (726 morti), 164.993 le donne (64 incidenti mortali).
Malattie professionali. Riconosciute il 37% delle denunce, il 3% è ancora in istruttoria. Le denunce di malattia professionale sono state complessivamente 47.500, mille in meno rispetto al 2011 e il 51% in più rispetto al 2008. “Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 36mila e 300 (un singolo lavoratore, cioè, può essere soggetto a più patologie correlate)”.
Ancora sulle malattie professionali “l’andamento degli esiti mortali per anno di competenza è in costante decrescita: sono stati 1.583 nel 2012 (il 27% in meno rispetto al 2008) e il 94% ha interessato la gestione industria e servizi. L’analisi per classi di età mostra che – al momento della morte – il 62% delle persone interessare aveva un’età maggiore di 74 anni”.
Amianto. Riconosciuti 1.540 casi, di questi 348 hanno causato decesso.
Questo il commento inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’esito della relazione “non deve indurre ad abbassare la guardia. Il livello dell’attività di controllo deve rimanere altissimo in tutti i settori, con una particolare attenzione all’uso e allo smaltimento improprio di sostanze e materiali nocivi, come l’amianto, dai quali possono derivare gravi patologie.
Il rapporto conferma l’andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro, soprattutto in termini di perdite di vite umane, a riprova sia dell’efficacia della normativa vigente sia dell’attività di contrasto al lavoro nero che l’Ente ha sviluppato sulla base di nuovi protocolli di intesa e piani operativi di coordinamento predisposti con gli altri soggetti responsabili”.
Espresse parole di apprezzamento per il premio Good price awards 2013 recentemente ottenuto dall’Istituto e per lo “sforzo compiuto dall’Inail nel fornire, anche con la creazione di centri di eccellenza come quello di Budrio, le più qualificate prestazioni per la cura e la riabilitazione delle vittime di incidenti sul lavoro, rispondendo così all’obbligo costituzionale di tutela del diritto alla salute e alla dignità della persona”.
Presente alla presentazione della relazione il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini che “ha sottolineato la necessità di effettuare un passaggio che sancisca un diverso approccio culturale alla gestione del rischio. In tal senso operare ai fini della riduzione del rischio significa, oltre a riconoscere il valore del capitale umano impegnato in tali attività, qualificare il rischio nella sua dimensione valutativa con l’obiettivo di concentrare le azioni di intervento e di contrasto al fenomeno infortunistico in quelle aree e settori di attività nei quali i rischi di infortunio risultano essere maggiormente elevati”.
Info:
Relazione annuale Inail 2012
messaggio Presidente della Repubblica
dati bilancio attività Inail
video integrale presentazione e dichiarazioni ministro Giovannini
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