CAGLIARI – Ci risiamo. Appena due anni fa, presso la raffineria della potente famiglia Moratti – cioè la Saras con sede a Sarroch, in Sardegna – morirono tre operai per aver respirato sostanze letali. E ora un altro operaio, Pierpaolo Pulvirenti, 25 anni, dipendente della società Starservice che gestisce la manutenzione di serbatoi della Saras, ha perso la vita dopo aver respirato idrogeno solforato. Gli altri due colleghi che erano con lui – Gabriele Serrano e Luigi Catania – sono stati ricoverati a Cagliari presso l’ospedale Brotzu. Per uno dei due la situazione è grave: si tratta di Serrano, 23 anni, che purtroppo ha respirato il pericoloso gas. L’altro operaio, invece, ha riportato una frattura alla gamba dopo essere scivolato da una scala. Ecco la dinamica dell’incidente: i tre operai, dipendenti di una ditta siciliana che ha vinto l’appalto di gestione di alcuni serbatoi e impianti, hanno aperto l’ingresso di un “impianto in fermata” e sono stati investiti dal gas.
Alessandro Pili, sostituto procuratore di Cagliari, ha avviato le indagini per omicidio colposo, ma sarà il pm Emanuele Secci ad occuparsi del caso: si tratta dello stesso magistrato che ha seguito la vicenda relativa all’incidente che causò la morte di tre operai nel 2009 (Bruno Muntoni, Daniele Melis e Pierluigi Solinas), il cui processo si è tenuto presso il Tribunale di Cagliari. La sentenza dovrebbe arrivare il prossimo 16 di maggio.
Ecco gli articoli precedenti pubblicati da Quotidiano Sicurezza.
Saras, la società della famiglia Moratti a giudizio per la morte di tre operai
Processo Saras, la Fiom non potrà essere parte civile
Processo Saras, il Gup cambia parere e riammette Fiom e Cgil come parti civili