ROMA – Il Rapporto curato da Aurora Marchetti, Jessica Mantovani, Domenico Di Lallo e Gabriella Guasticchi dell’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza e la Prevenzione nei luoghi di lavoro, analizza il fenomeno infortunistico della Regione Lazio per l’anno 2008, con lo scopo di identificare quali tipologie di eventi accadono con più frequenza e quali sono le tipologie di lavoratori ed i comparti maggiormente soggetti ad infortunio.
Le informazioni che sono state elaborate provengono dal Data Base INAIL – ex ISPESL, dall’ISTAT per quanto riguarda i dati sulla popolazione, dal Sistema Informativo dell’Emergenza Sanitaria (SIES) e dall’Unioncamere per quanto riguarda l’analisi della situazione produttiva nel Lazio.
Il documento parte dall’analisi del contesto socio occupazionale laziale per poi effettuare una descrizione degli infortuni sul lavoro. Sono stati presi in considerazione in modo distinto gli infortuni denunciati e quelli definiti. Capitoli specifici sono dedicati all’analisi degli infortuni mortali, agli infortuni stradali, agli infortuni che coinvolgono apprendisti e che coinvolgono lavoratori stranieri. Infine viene mostrata un analisi dell’andamento infortunistico per comparti e gruppi Ateco ed una analisi dei dati ottenuti attraverso la rilevazione degli accessi nei Pronto Soccorso regionali per infortunio sul lavoro. Nell’ultima parte del rapporto sono presentati i dati sulle malattie professionali denunciate all’INAIL nel 2008.
Alla luce dei dati presentati nel Rapporto vengono tratte alcune considerazioni conclusive sulla situazione regionale:
– il numero di Aziende presenti nell’Archivio Aziende nel 2008 è pari a 288.206. In riferimento alla distribuzione degli infortuni il 3,7% di esse ha denunciato un solo infortunio, l’1% da due a quattro, lo 0,2% da cinque a nove ed infine lo 0,1% più di dieci eventi nell’anno;
– i dati provenienti dall’ISTAT mostrano un lieve incremento (1,2%) della popolazione residente nel Lazio tra il 2007 (5.493.308 residenti) ed il 2008 (5.561.017 residenti). La popolazione regionale si concentra per il 72% circa nella provincia di Roma: la realtà dell’area della capitale, infatti, influenza pesantemente le dinamiche occupazionali e settoriali dell’intera regione, esercitando una influenza determinante sulla crescita economica generale. A livello economico, nel 2008, è iniziata la fase di deterioramento del tessuto di impresa del Lazio, in linea con la situazione a livello nazionale. Sebbene in termini generali il 2008 abbia fatto registrare un incremento della forza lavoro, occorre sottolineare che c’è stato un aumento del lavoro flessibile con particolare riferimento ai collaboratori a progetto il cui numero ha registrato un aumento, rispetto all’anno precedente, del 18%;
– nel periodo 2000-2008 è in aumento il numero di infortuni denunciati (+2,6%), ma se si escludono gli itinere e quelli relativi a categorie speciali si nota una diminuzione del numero di questi eventi (-9%, da 53.853 a 49.045). A tale riduzione contribuiscono soprattutto i lavoratori di sesso maschile, mentre tra le donne si è registrato un incremento del 6,2%. Si sottolinea come i dati relativi agli infortuni denunciati hanno sicuramente il vantaggio di essere molto più tempestivi di quelli relativi ai definiti e possono essere utilizzati nell’attività di programmazione locale, pur sussistendo imprecisioni nel dato (solo la definizione positiva dell’infortunio da parte dell’INAIL consente di catalogare quell’evento come infortunio sul lavoro);
– l’andamento degli infortuni mortali mostra una riduzione dei casi denunciati dal 2006 al 2008; esiste, però, un importante divario tra gli infortuni mortali denunciati e quelli effettivamente definiti dall’INAIL come infortuni sul lavoro. L’origine di tale differenza è da ricercarsi nella presenza, tra i denunciati, di un consistente numero di lavoratori morti sul lavoro per altri motivi ( per esempio malattie preesistenti). Nel 2006 infatti, gli eventi definiti sono il 65% di quelli denunciati, mentre nel 2007 meno della metà degli infortuni denunciati è definito positivamente dall’INAIL;
– è in aumento il numero di infortuni denunciati che accadono a lavoratori con contratto di apprendistato nel 2006-2007, mentre si assiste ad una lieve riduzione nel 2008. Tale quadro potrebbe indicare un problema di carenza di formazione adeguata e di percezione del rischio nell’ambito di questa categoria di lavoratori. Gli eventi definiti positivamente sono circa il 78% del totale dei denunciati nel 2006 e 2007;
– si assiste ad un aumento degli infortuni stradali denunciati nel periodo 2006-2008 pari al 3,5%. A tale aumento contribuiscono entrambi i sessi, anche se in misura lievemente superiore le donne che passano da 1680 infortuni nel 2006 a 1755 nel 2008 (+4,4%), mentre il dato riferito agli uomini presenta un incremento del 2,8% passando da 3506 infortuni a 3605. Gli infortuni stradali avvenuti durante l’attività lavorativa possono essere però sottostimati, in quanto, secondo l’INAIL, molti incidenti stradali avvengono in orario di lavoro e coinvolgono persone in età lavorativa, ma non sono denunciati come infortuni sul lavoro;
– è aumentata la frequenza di eventi infortunistici tra i lavoratori nati in PFPM relativamente a tutte le diverse tipologie di infortunio analizzate nel rapporto. L’andamento degli infortuni definiti dal 2006 al 2008 mostra un aumento pari a circa il 14%; la classe di età più colpita è quella tra 30 e 39 anni. Gli infortuni occorsi a lavoratori provenienti da Paesi a Forte Pressione Migratoria rappresentano l’8% del totale dei definiti positivamente nel 2008. Tutto ciò è in linea con il consistente impiego di lavoratori stranieri, soprattutto nei comparti con più elevato rischio infortunistico e probabilmente senza l’adeguata preparazione e formazione;
– il fenomeno infortunistico è diffuso a tutti i settori lavorativi, dall’edilizia all’industria, dal commercio ai servizi e all’agricoltura. I comparti con maggior frequenza di infortuni nel Lazio nel 2008 sono risultati essere i servizi e le costruzioni. Per quanto riguarda gli infortuni mortali denunciati, nel 2008 i comparti maggiormente coinvolti sono i servizi, le costruzioni, l’agricoltura ed i trasporti. Nel comparto costruzioni si assiste ad una riduzione del numero di infortuni denunciati che passa da 30 nel 2006 a 20 nel 2008;
– il numero di infortuni sul lavoro rilevati dal SIES nel 2008 (n=52.819) è risultato inferiore a quello dell’INAIL (infortuni totali denunciati n=63.965). Alla maggior parte degli accessi in PS è stato attribuito un triage verde (48.109), seguono il codice giallo (2.286), il bianco (2.177) e per finire il rosso (143) che rappresenta lo 0,2 % di tutti gli accessi. La percentuale maggiore di codici rossi si registra nei PS dell’ASL Roma D, seguono nell’ordine la Roma E, la Roma A, Frosinone, la Roma F, la Roma G, la Roma B, Latina, Rieti, Viterbo e la Roma H, ed infine la Roma C. I dati provenienti dal SIES possono essere considerati come complementari a quelli dell’INAIL soprattutto per la tempestività con cui possono essere raccolti e per le informazioni supplementari che forniscono;
– non è possibile fare nessuna considerazione relativa alle malattie professionali descritte nel data-base poiché è gravato da una notevole sottostima del fenomeno. Nel 2008, i comparti in cui si evidenzia un maggior numero annuo di denunce di malattie professionali sono risultati i servizi (codice 20), seguiti a distanza dai trasporti (codice 18) e dalle costruzioni (codice 16) . Esiste un numero consistente (15% nel 2008) di patologie per cui non viene indicato il comparto di competenza. Lungo tutto il periodo 2000-2008, si è registrato una aumento delle denunce relativamente al comparto servizi (da 253 nel 2000 a 541 nel 2008) ed al comparto costruzioni (da 136 nel 2000 a 246 nel 2008).
Link: Infortuni sul lavoro e malattie professionali nel Lazio – Rapporto 2008