ROMA – La 63° seduta della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e le morti bianche, e durata 1 ora e dieci minuti. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, accompagnato da Lorenzo Fantini (dirigente salute e sicurezza) ha messo in risalto l’importanza della formazione mirata alle aziende appaltatrici, per prevenire il rischio di incidenti mortali, come nel caso dello stabilimento DMS di Capua, balzato sulle prime pagine dei giornali. Il Testo Unico 81 è una buona legge, ma bisogna rafforzare la collaborazione con le Regioni e gli organi di controllo locali. Quotidiano Sicurezza pubblica il testo integrale dell’audizione, che si è tenuta nei giorni scorsi.
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA
sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche»
MERCOLEDÌ 13 OTTOBRE 2010
63a Seduta
Presidenza del Presidente
TOFANI
Assistono alla seduta, ai sensi dell’articolo 23, comma 6, del Regolamento interno, i collaboratori dottoressa Varinia Cignoli, dottoressa Francesca Costantini, e dottor Daniele Meloni.
Interviene il ministro del lavoro e delle politiche sociali, senatore Maurizio Sacconi, accompagnato dal dottor Lorenzo Fantini, Dirigente promozione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
La seduta inizia alle ore 14,35.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
Il presidente TOFANI avverte che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta e propone altresì di attivare, ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del Regolamento interno della Commissione, il circuito audiovisivo. Non facendosi osservazioni, tale forma di pubblicità è adottata per il prosieguo dei lavori.
Audizione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Il presidente TOFANI ringrazia il ministro Sacconi per la costante collaborazione e disponibilità mostrata nei confronti della Commissione, ricordando la puntuale informativa già fornita nell’audizione dello scorso 21 luglio e nella successiva nota trasmessa a metà settembre, circa le attività per il completamento dell’attuazione del decreto legislativo n. 81 del 2008 (cosiddetto Testo unico delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro).
Con riferimento al completamento dell’attuazione del Testo unico, e in particolare all’emanazione dei provvedimenti secondari di dettaglio, il ministro SACCONI fornisce un aggiornamento sul lavoro del Ministero. Sottolinea il confronto costante con le Regioni, nell’ottica della leale collaborazione prevista dalla Costituzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, pur rimarcando, a titolo personale, che in tale ambito sarebbe stato meglio avere un’unica competenza centralizzata, così come nelle attività di vigilanza. Malgrado l’impegno delle Regioni, infatti, sul territorio permangono molti problemi di coordinamento.
I decreti di attuazione del Testo unico sono elaborati dalla Commissione consultiva permanente, attraverso la cooperazione tripartita fra rappresentanti dello Stato, delle Regioni e delle parti sociali, riuniti in nove comitati specializzati. Tra questi si segnalano quello per l’elaborazione delle linee guida sulla valutazione dello stress lavoro-correlato e quello che sta definendo i criteri per la qualificazione delle imprese, con particolare riferimento alla cosiddetta “patente a punti” in edilizia. Tra le attività da assoggettare all’obbligo di qualificazione si intende inserire anche la manutenzione negli ambienti confinati, al fine di evitare il ripetersi di tragici incidenti come quello avvenuto presso lo stabilimento della DSM di Capua. Illustra altresì alcune proposte normative tese a prevenire tali eventi, mediante la formazione delle imprese appaltatrici e la corresponsabilizzazione dell’impresa committente. Illustra poi i principali provvedimenti attuativi della disciplina di dettaglio del Testo unico in fase di avanzata elaborazione, tra i quali in particolare il decreto per l’attuazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP), che sarà presto sottoposto al parere della Conferenza Stato-Regioni.
Circa le azioni promozionali per la prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro avviate dal Ministero, cita l’accordo in Conferenza Stato-Regioni per l’utilizzo delle risorse per il 2008, destinate ad una campagna di comunicazione e ad attività di formazione su base regionale. E’ intanto già iniziata una campagna nazionale di comunicazione integrata, che proseguirà per diversi mesi sui vari media.
E’ stato altresì predisposto il testo del decreto per la ripartizione delle risorse per il 2009 destinate a promuovere attività di formazione, informazione e insegnamento nelle scuole e nelle università sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Sono inoltre partiti i lavori della cabina di regia che dovrà definire criteri e modalità di inserimento di queste materie nelle scuole. Infine è stata sottoposta al parere della Conferenza Stato-Regioni la bozza di decreto per la ripartizione delle risorse promozionali per il 2010.
Si sofferma indi sulle attività di vigilanza operate dal Ministero, per le quali si è prevista un’attenzione specifica nei confronti delle violazioni più gravi e sostanziali. Tale approccio ha dato risultati ampiamente positivi, tanto che il numero delle violazioni contestate nel 2009 rispetto al 2008 è aumentato in misura massiccia. A rafforzare l’attività ispettiva sono stati formalizzati tre importanti accordi di collaborazione con l’Agenzia delle entrate, la Guardia di finanza e l’Arma dei Carabinieri.
Analizza infine il problema della sicurezza del lavoro nel settore degli appalti, con riferimento ai possibili effetti negativi del ricorso al criterio del massimo ribasso, più volte segnalati dalla Commissione d’inchiesta. Ferma restando la specifica competenza del Ministero delle infrastrutture, rileva che esistono già norme specifiche al riguardo, sia nel settore pubblico (Codice degli appalti) che in quello privato (Testo unico) che garantiscono l’incomprimibilità dei costi per la sicurezza. E’ quindi un problema di controlli. Il Ministero intende comunque emanare una circolare tesa a responsabilizzare maggiormente i committenti e a favorire il rispetto delle norme. Conferma infine i progressi del processo di integrazione dell’ex ISPESL e dell’ex IPSEMA nell’INAIL, che consentirà finalmente di avere anche in Italia un “ente esperto” unico in tema di salute e sicurezza sul lavoro.
Il presidente TOFANI ringrazia il Ministro la sua esaustiva relazione. Ribadisce l’opportunità di una riflessione sul tema del massimo ribasso nelle gare d’appalto, dove si sono riscontrate offerte con ribassi del tutto anomali. La Commissione sta quindi studiando alcune proposte che, fermi restando i vincoli comunitari, possano evitare i rischi per la sicurezza. Sul tema vi sarà anche una specifica audizione con il Ministro delle infrastrutture, programmata per il prossimo 3 novembre.
In merito alla campagna integrata di comunicazione, segnala l’opportunità di perfezionare il messaggio lanciato, in modo da mettere in evidenza non solo il ruolo e la responsabilità del singolo lavoratore ai fini della sicurezza, ma anche quella delle altre figure, a cominciare dal datore di lavoro. Infine condivide pienamente, così come gran parte della Commissione, l’opinione che la competenza normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro dovrebbe essere più opportunamente attribuita in capo a un unico soggetto, lo Stato centrale, come accade in altri Paesi e ferme restando le competenze operative delle Regioni.
La senatrice BUGNANO (IdV), in qualità di coordinatrice del gruppo di lavoro della Commissione su formazione e informazione, chiede ragguagli sull’utilizzo delle risorse stanziate a tal fine dal Ministero, alla luce dei ritardi rilevati su queste tematiche sia da parte delle Regioni che delle università, le quali spesso non hanno ancora attivato corsi o programmi adeguati.
Il senatore NEROZZI (PD) ribadisce l’esistenza di un grave problema di speculazione al massimo ribasso negli appalti, malgrado le disposizioni esistenti, purtroppo insufficienti. Esistono ampie irregolarità sia nel privato che nel pubblico, che riguardano ormai i settori più disparati. L’allungamento eccessivo della filiera degli appalti, determina una perdita di controllo. Chiede che la Commissione sia informata sul contenuto della preannunciata circolare del Ministero, per contribuire a studiare le possibili soluzioni. Segnala l’opportunità di coinvolgere sul tema degli appalti non solo le parti sociali del settore edile, ma anche quelle di altri settori come i servizi di manutenzione e di bonifica ambientale.
Infine, chiede anch’egli di rivedere il messaggio contenuto nella citata campagna di comunicazione sulla sicurezza, che sembra individuare le responsabilità unicamente in capo al lavoratore, mentre concorda sull’opportunità di ricondurre la competenza legislativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro in capo allo Stato, ferme restando le altre competenze delle Regioni.
La senatrice SPADONI URBANI (PdL) ringrazia il Ministro per la sua relazione. Condivide che in materia di appalti esistono già norme adeguate, che debbono però essere applicate fino in fondo. E’ altresì necessario centralizzare le funzioni normative in tema di sicurezza sul lavoro: anche negli appalti i prezziari regionali sono spesso diversi da quelli nazionali e questo incide sulla trasparenza delle procedure.
Il ministro SACCONI osserva che gli spot della campagna di comunicazione hanno per protagonisti non solo lavoratori, ma tutte le figure responsabili della sicurezza, inclusi i datori di lavoro. Si riserva comunque di verificarne meglio il contenuto e i possibili miglioramenti. Si dichiara disponibile a informare la Commissione in merito alla circolare sugli appalti, previa consultazione con il Ministero delle infrastrutture, e condivide la proposta di coinvolgere anche le parti sociali di settori distinti da quello edile. Conferma infine le difficoltà e i ritardi di molte Regioni nell’attuazione dei programmi di formazione e informazione, ribadendo nel contempo l’impegno del Ministero su questi temi.
Il Presidente TOFANI, dopo aver ringraziato il ministro Sacconi per il suo contributo, dichiara conclusa l’audizione in titolo.
La seduta termina alle ore 15,55.