TRIESTE – Il tema degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali entra finalmente, anche se in parte residuale, nei piani di prevenzione regionale. La Regione Friuli Venezia Giulia ha infatti approvato, alla fine di dicembre e in via preliminare, il piano della prevenzione 2010-2012 basato sulle indicazioni fornite a livello nazionale dal Ministero della Sanità.
Le principali linee di sviluppo del piano riguardano naturalmente la prevenzione delle malattie attraverso corretti stili di vita, vaccinazioni e adesione ai programmi di screening, ma tra le righe si può leggere anche una nuova attenzione verso ciò che riguarda la prevenzione degli infortuni sul lavoro, in itinere e le malattie professionali.
Tra i nuovi obiettivi inclusi nel piano ce ne sono infatti almeno tre, che in parte vanno a toccare l’ambito lavorativo: uno è il proposito di investire in formazione e aggiornamento del personale sanitario, il secondo è promuovere un’organizzazione del lavoro che favorisca le collaborazioni tra aziende e servizi al fine di una maggiore promozione della salute ed il terzo, infine, è creare un ambiente di lavoro che favorisca scelte di vita salutari. Tra le macro aree che vengono poi individuate ce n’è una particolarmente importante che si situa a cavallo tra la prevenzione degli infortuni sul lavoro e quella degli infortuni che avvengono in contesti differenti.
Si tratta della prevenzione degli eventi infortunistici in ambito stradale e domestico.
Per quanto riguarda il primo gruppo, cioè gli incidenti stradali, prevenirli vuol dire agire anche contro quella quota di incidenti che avvengono nel percorso casa- lavoro-casa, cioè ‘in itinere’ e vengono quasi sempre riconosciuti come infortuni sul lavoro. Per quanto invece riguarda il secondo gruppo il discorso è ancora più complesso: promuovendo la sicurezza in ambito domestico, infatti, si va a salvaguardare sia coloro che nelle case lavorano, e che sono dunque titolari di un rapporto di lavoro, sia coloro che, spesso donne, in casa svolgono varie mansioni che non rientrano però nell’ambito di un rapporto di lavoro riconosciuto. Infine un occhio di riguardo nel piano della regione FVG è anche per la prevenzione delle patologie derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, che non di rado sono la causa di alcune malattie professionali, anche se, va precisato, grazie ai nuovi dispositivi di protezione oggi la maggior parte della nuove malattie professionali riguarda soprattutto problemi di tipo muscolare o scheletrico legati a sforzi fisici eccessivi, movimenti ripetitivi o posture scorrette.