BILBAO – Reso disponibile dall’Eu-Osha, Agenzia Europea per la salute e sicurezza del lavoro, una nuova edizione di E-facts. Il dossier n. 54 è dedicato alla manutenzione sicura degli utensili: si tratta di strumenti e attrezzature che il lavoratore può portare a mano. Gli utensili possono essere alimentati da corrente elettrica o da altra fonte di energia (quali trapani, martelli pneumatici, frullini, motoseghe, ecc.) o non alimentati ( quali martelli, accette, seghe, cacciaviti, pinze, ecc.).
Questi utensili sono tra i più usati nei cantieri e sono responsabili di un altissimo numero di incidenti: circa la metà delle amputazioni delle dita che si registrano ogni anno sono dovute all’uso di utensili, per lo più all’uso di utensili alimentati. Purtroppo spesso per non bloccare il lavoro nei cantieri se l’utensile si rompe si procede a riparazioni improvvisate, con materiali di fortuna e alterando la configurazione originale dell’attrezzo, spesso bypassando i dispositivi di sicurezza di cui è fornito. Questo non solo mette a rischio colui che opera la manutenzione ma anche colui che continua a lavorare con un utensile riparato sommariamente.
Per la sicurezza dei lavoratori è assolutamente necessario che questi utensili siano sempre mantenuti in perfette condizioni ed è allo stesso tempo necessario che le operazioni di manutenzione siano svolte in sicurezza; pertanto L’Eu-Osha, nell’ambito della sua campagna internazionale sulla manutenzione sicura, ha dedicato a questo particolare aspetto l’ultimo numero di E-facts.
Quali sono i rischi che un lavoratore corre quando usa un utensile non sottoposto a rigorosa manutenzione?
Può ferirsi con l’impugnatura di un cacciavite difettoso, essere colpito da un martello fissato male al manico, ma può correre rischi ancora più gravi quando si tratti di utensili alimentati: può rimanere folgorato, ferito da lame rotanti svincolate, ustionarsi con sostanze tossiche, danneggiare l’udito a causa del rumore, ecc.
Come prevenire tutto questo? Con una regolare e programmata manutenzione sicura delle attrezzature. Prima di usare un utensile è bene che il lavoratore lo ispezioni, che controlli i dispositivi di sicurezza, lo stato degli interruttori e dell’eventuale parte elettrica, se l’oggetto presenta spaccature, se ci sono segni visibili di danno ricevuto.
Se a questa ispezione l’utensile non appare in perfetto stato bisogna riporlo e segnalare con una etichetta che non bisogna usarlo per sottoporlo poi a manutenzione seguendo procedure che tutelino la sicurezza del tecnico.
Le operazioni di manutenzione sono a loro volta momenti che presentano particolari rischi ma con poche e semplici regole la manutenzione può essere eseguita in modo sicuro e a regola d’arte.
Prima di tutto bisogna sempre
- assicurarsi che gli utensili siano disconessi dall’alimentazione;
- fare attenzione a parti che possono mettersi in movimento sia in smontaggio che in fase di riassemblaggio;
- fare attenzione a pezzi collegati a molle o altre dispositivi meccanici che possono schizzare via;
- fare attenzione al rischio di possibili ferite da caduta dell’utensile o di sue parti;
- fare attenzione al rischio di schizzi di fluidi ad alta pressione o caldi o caustici;
- fare attenzione al rischio di esplosione dato da eventuali materiali infiammabili nell’apparecchio.
In sintesi una manutenzione corretta deve sempre avvenire staccando l’apparecchio dalla fonte di energia, seguendo le istruzioni del fabbricante , usando strumenti e adeguati e senza alterare l’assetto originale dell’apparecchio.
L’E-facts fornisce inoltre una utile check list che aiuti a identificare i rischi relativi alla manutenzione degli apparecchi portatili e e all’adozione delle relative misure di prevenzione.
Si fa inoltre presente che i lavoratori addetti alla manutenzione devono ricevere adeguata formazione e informazione sui rischi relativi.
Tutto questo è anche stabilito a norma di legge da direttive europee e dalle rispettive normative nazionali.
L’E-facts n. 54 “Safe maintenance of portable tools in construction” è scaricabile dal sito dell’Eu-Osha. (formato.pdf – in inglese)