GINEVRA – Malattia da virus Ebola: salute e sicurezza sul lavoro. Pubblicata da Ilo e Oms una nota informativa congiunta che riporta raccomandazioni per la prevenzione destinate a lavoratori e datori di lavoro, con particolare riferimento alle persone impiegate nel settore sanitario, viaggiatori, equipaggi, viaggiatori d’affari.
La nota è stata scritta il 25 agosto 2014 e aggiornata lo scorso 5 settembre 2014, contiene e riassume quanto noto a Ilo e Oms al momento e verrà aggiornata nel caso in cui le due organizzazioni pubblicassero in futuro nuove linee guida e testi.
La nota elenca:
- caratteristiche, segni, sintomi, incubazione della malattia Ebola, i sintomi analoghi che sono invece indicatori di altre malattie;
- modi di trasmissione;
- rischi per la salute e per la sicurezza sul lavoro;
- come prevenire la malattia sul luogo di lavoro;
- diritti, doveri e responsabilità dei lavoratori e dei datori di lavoro;
- un elenco di link che indica risorse e informazioni complementari.
Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro Ilo e Oms scrivono: “Gli operatori sanitari sono a rischio di infezione qualora curino pazienti affetti dalla malattia da virus Ebola senza indossare un adeguato dispositivo di protezione individuale (Dpi) o senza attenersi strettamente alle misure raccomandate per lottare contro l’infezione”. “La cura delle persone che presentano i sintomi della malattia da virus Ebola richiede un trattamento in ospedale o in un centro di trattamento provvisto di medici e di infermiere qualificati e equipaggiati a questo fine”.
“È importante notare che la malattia può essere trasmessa durante i riti funerari che
implicano il contatto diretto con il corpo e con i liquidi biologici della persona
deceduta dalla malattia da virus Ebola”.
Ai rischi da infenzione Ilo e Oms fanno seguire poi rischi per la salute mentale, come depressione, stigmatizzazione, violenza, causati dal sovraccarico nel lavoro e quindi rischi ergonomici da manipolazione e carichi pesanti.
Il documento afferma che: “In tutte le situazioni, le misure elementari di lotta contro l’infezione possono evitare l’infezione”. E quindi: “Gli operatori sanitari a tutti i livelli del sistema sanitario — ospedali, ambulatori, laboratori, posti sanitari, lavanderie, trasporti — andrebbero informati della natura della malattia e del suo modo di trasmissione, e dovrebbero attenersi strettamente alle precauzioni raccomandate per lottare contro l’infezione”.
“I viaggiatori d’affari di ritorno da zone colpite che non abbiano applicato le necessarie misure di lotta contro l’infezione dovrebbero assicurarsi di non presentare sintomi (febbre, stanchezza, dolori muscolari, cefalee, mal di gola, vomiti, diarrea, eruzioni o emorragia) durante i 21 giorni successivi al ritorno. Qualora questi viaggiatorisospettassero di essere stati esposti al virus Ebola (ad esempio, i volontari che hanno lavorato in centri sanitari) nelle zone colpite, essi devono consultare rapidamente un medico, segnalando al medico il loro recente soggiorno in una zona colpita”.
L’intero documento: Ebola sicurezza lavoro nota Ilo Oms