ANCONA – Si chiamano malattie lavoro correlate e possono colpire un po’ tutte le categorie, da chi fa lavori che richiedono grossi sforzi a chi passa molte ore al computer fino a coloro che deve parlare molto, come gli insegnanti. Le patologie muscolo scheletriche, che derivano in genere da sforzi intensi, da movimenti ripetuti e posizioni fisse, spesso vengono appena prese in considerazione, anche perché sono state inserite nelle tabelle necessarie alla denuncia solo nel 2008. Per questo la Fiom, Federazione Impiegati Operai Metallurgici interna alla Cgil, ha appena lanciato una campagna di informazione e raccolta dati. A presentarla, durante l’assemblea nazionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, svoltasi ad Ancona, è stato Maurizio Marcelli, responsabile nazionale dell’Ufficio Salute, ambiente e sicurezza della Fiom.
Oltre a sensibilizzare il sindacato vuole raccogliere dei precisi dati su queste patologie per fare una mappa di quante e quali malattie e disturbi emergono nel proprio settore, per poter poi chiedere con una esatta cognizione di causa e, appunto, ‘dati alla mano’ le opportune misure di prevenzione. Inoltre la Fiom indagherà anche sull’adeguatezza delle mansioni date a chi abbia capacità lavorative ridotte, cercando poi di portare i medici a scegliere per questi ruoli che non provochino ulteriori danni. Per fare tutto ciò saranno anche predisposti degli specifici documenti di valutazione dei rischi muscolo-scheletrici.
La Fiom, insomma, avanza delle richieste specifiche alle aziende, vuole dati che siano precisi e questo perché – come ha spiegato ad Ancona lo stesso Marcelli – attualmente dalle aziende arrivano solo documenti generici sulla valutazione dei rischi. La Fiom ha inoltre specificato che le denuncie per le malattie professionali sono in aumento, questo probabilmente perché cresce la consapevolezza sul tema e sui diritti connessi.
E’ possibile, fa notare il sindacato, che questo processo sia stato facilitato anche dalle modifiche nel sistema che prevede, ora, anche la possibilità di denunce plurime per diverse patologie connesse ad un unico evento. La crescita di denunce in questo ultimo periodo, insomma, starebbe andando a compensare un precedente fenomeno di sottodenuncia e il sindacato dei metalmeccanici vuole incentivare questo processo. Non solo facendo emergere quelle patologie che prima rimanevano nascoste – come i problemi all’udito o le malattie dell’apparato respiratorio – ma anche puntare l’attenzione sulle nuove patologie a carico di muscoli e scheletro che possono derivare, ad esempio, dalle posture necessarie per utilizzare alcuni strumenti e macchinari.