BOLOGNA – Siglato in Regione Emilia Romagna il “Patto per la crescita intelligente, sostenibile inclusiva”. Il patto proposto dalla Regione ha incontrato il favore di UPI, ANCI, UCEM, Lega autonomie, Unioncamere, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali regionali e rappresentanti del terzo settore.
“Lavoro e impresa, qualità sociale e sostenibilità dello sviluppo” queste per Vasco Errani, presidente della Regione ER, le parole chiave di questo patto che definisce valori e strategie per affrontare la crisi. Con questo accordo si definiscono gli assi fondamentali su cui orientare lo sviluppo e gli ambiti su cui investire.
Le parti hanno concordato di puntare sul sapere, sulla green economy e sul made in Italy, preventivando quindi azioni di sostegno all’export e una forte spinta per ricerca e innovazione.Sono quattro gli ambiti di intervento individuati dal patto: la legalità, il valore del lavoro, l’occupazione giovanile e la parità di genere.
Primo obiettivo è promuovere la legalità e sostenere un’economia pulita. Si chiama a raccolta quindi l’impegno sia della società civile che delle istituzioni per controllare e far emergere tutte le realtà irregolari per quanto riguarda infiltrazioni della criminalità, evasione fiscale, lavoro nero, caporalato e qualsiasi altra forma di illegalità nel sistema economico. Si rinnova poi l’impegno della Regione per il controllo della regolarità e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e si annuncia l’emanazione di legge specifica anche per i settori della logistica, dei trasporti, dei servizi e della distribuzione.
Centrale nel patto è il valore del lavoro. Lo sviluppo deve essere orientato al raggiungimento di risultati funzionali all’attività delle imprese ma deve favorire allo stesso tempo la crescita di un’occupazione stabile e tutelata: i rapporti di lavoro terranno conto delle differenti necessità produttive ma queste dovranno sempre essere conciliate con il rispetto dei diritti e delle esigenze delle persone.
Gli interventi più urgenti riguardano il tema “Giovani e lavoro”, interventi che vanno dagli investimenti sulle possibilità formative (Università, scuole e formazione) a incentivi per il mercato del lavoro. La Regione ha stabilito pertanto di varare una serie di misure di agevolazione finanziaria per le assunzioni di giovani a tempo indeterminato, premi per le nuove assunzioni e risorse per il sostegno dell’apprendistato.
Il patto poi punta sul valore della presenza femminile nel mondo del lavoro come indicatore di crescita economica, sociale e culturale. L’occupazione femminile sarà sostenuta attraverso azioni di formazione, di sostegno all’inserimento nel mercato del lavoro e di finanziamento per l’avvio di attività autonome e nuove imprese. Soprattutto si ribadisce la necessità di valorizzare la presenza femminile nei luoghi di lavoro, di rimuovere ogni discriminazione di genere per l’accesso e nelle carriere e di promuovere un’organizzazione del lavoro che permetta una serena conciliazione di tempi di vita e tempi di lavoro.
Per approfondire: Un patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.