BILBAO – In vista del 28 aprile, Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro quest’anno dedicata alla prevenzione delle malattie professionali, Eu-Osha pubblica sul suo blog la recensione di una ricerca sulla percezione del rischio.
Secondi i dati Ilo diramati nel corso del lancio della giornata mondiale, solo il 15% dei 2,34 milioni di decessi sul lavoro che accadono ogni anno in tutto il mondo sono dovuti a incidenti: le malattie professionali provocano circa 5500 morti al giorno. La situazione è ancora più squilibrata in Europa dove le morti sul lavoro per infortunio sono solo il 5% del totale.
Sicurezza, prevenzione, e quindi, l’importanza della percezione del rischio. Eu-Osha cita in questo senso uno studio condotto Professor John Adams,dell’University College di Londra sulle modalità con cui percepiamo il rischio.
Il modello creato dal professore individua due principali tipi di rischio : “i rischi percepiti direttamente” e “i rischi percepiti attraverso la scienza”.
Quelli percepiti direttamente sono pericoli e rischi che sono sotto gli occhi di tutti, quali la possibilità di cadere se si sta operando in quota o di ferirsi se si utilizzano macchinari pericolosi (con lame, elettricità, ecc.).
I rischi percepiti attraverso la scienza sono quelli che hanno bisogno di formazione scientifica e/o di attrezzature per essere identificati. Tra i rischi professionali rientra in questa categoria per esempio la trasmissione di infezioni, come l’epatite, per via ematica a causa del contatto con aghi infetti. Grazie alla ricerca scientifica conosciamo la natura di questo rischio e quindi siamo in grado di impedirlo.
Generalmente i rischi e i pericoli che portano a incidenti rientrano nella categoria dei rischi direttamente percepiti mentre pericoli, rischi ed esposizioni che portano a malattie professionali rientrano principalmente nella categoria di quelli percepiti attraverso la scienza.
Esiste infine una terza categoria di rischi, quelli in cui la scienza stessa ancora non ha delle certezze o il cui livello di pericolosità non è ben compreso dal lavoratore. In questo caso l’individuo fa una stima del rischio “a suo giudizio”.
È compito primario delle autorità preposte alla salute e sicurezza sul lavoro far sì che aumenti la consapevolezza di ogni rischio, che si arrivi a guardare oltre l’ovvio, oltre i rischi direttamente percepiti ,e che siano approfonditamente considerati gli altri rischi e pericoli presenti, in particolare quelli che portano a problemi di salute.
Per approfondire: world day 2013.
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