BRUXELLES – Approvate il 16 ottobre dal Consiglio dei ministri del lavoro e delle politiche sociali dell’Ue le linee generali per la creazione di un piattaforma europea contro il lavoro sommerso.
La piattaforma, la cui istituzione è stata proposta lo scorso aprile dalla Commissione europea, mira a riunire i vari organismi di controllo nazionali coinvolti nella lotta contro il lavoro sommerso. La partecipazione al sistema, al fine di arginare i fenomeni legati alla dimensione transfrontaliera di lavoro non dichiarato e il suo impatto negativo sul funzionamento del mercato unico, sarà obbligatoria per tutti gli Stati membri.
I principali obiettivi della piattaforma saranno:
- creare un forum dove gli esperti possono condividere informazioni e buone pratiche saldare nuovi rapporti di collaborazione;
- esplorare la possibilità di adattare strumenti nazionali e comunitari per affrontare problemi comuni , quali il falso lavoro autonomo e il lavoro sommerso in catene di subappalto;
- affrontare aspetti transfrontalieri esplorando nuovi modi per migliorare lo scambio di dati tra amministrazioni nazionali;
- organizzare congiuntamente sessioni di formazione , scambi di personale ed ispezioni, che coinvolgano personale proveniente dai diversi stati europei;
- sviluppare principi e linee guida comuni da adottare nelle ispezioni;
- aumentare la consapevolezza del problema, attraverso attività comuni come campagne europee e l’adozione di strategie regionali o comunitarie.