PERUGIA – La Giunta della Regione Umbria ha approvato la costituzione di un “Gruppo di lavoro tecnico per la predisposizione delle Linee guida per la prevenzione delle cadute dall’alto”. Una squadra operativa che dedicherà le proprie attenzioni alla sicurezza nei cantieri e alla prevenzione degli incidenti che accadono sui ponteggi.
Il gruppo sarà composto da dodici membri in rappresentanza delle istituzioni amministrative, economiche e sanitarie della Regione. Quattro componenti proverranno dalla Regione Umbria stessa, in particolare dal Servizio opere pubbliche, dal Servizio giuridico, dal Servizio prevenzione e dal Servizio sanità veterinaria e sicurezza alimentare; quattro rappresentanti verranno invece nominati dalle ASL del territorio; un membro dall’Ordine degli ingegneri delle Province di Perugia e Terni; uno dall’Ordine degli architetti paesaggisti pianificatori e conservatori ancora delle Province suddette; uno dal Collegio geometri e geometri laureati del medesimo territorio sopraccitato; uno dall’Ordine Collegio dei periti industriali e periti industriali laureati.
Compiti della neonata formazione saranno quelli di redigere linee guida ed elaborati tecnici utili per la comprensione e l’osservanza di norme per la prevenzione e l’accesso, per il transito e l’esecuzione dei lavori, i dispositivi di ancoraggio, i requisiti di sicurezza a conoscenza del progettista, la conformità dell’installazione. In un impegno totale finalizzato alla sensibilizzazione delle aziende, della comprensione della legge al fine di preparare “i committenti, i professionisti e le imprese alla progettazione, all’installazione e all’uso dei dispositivi di sicurezza”.
Le linee guida elaborate saranno inoltre il punto di partenza, il riferimento per una proposta di legge che la Giunta intenderà presentare al fine di regolamentare misure preventive e protettive per i lavori in quota. A coordinare il gruppo sarà l’ing. Patrizia Macaluso.
“Il gruppo di lavoro nasce dalla constatazione che le misure di protezione, che i lavoratori devono adottare nelle attività lavorative che li espongono al pericolo di cadute dall’alto, in realtà non riescono a ridurre i gravissimi rischi che ne conseguono” – ha dichiarato l’assessore regionale Stefano Vinti primo firmatario e promotore dell’iniziativa – “tanto che, ancora oggi, questo tipo di incidenti sono la prima causa di morte o di infortunio e di sanzioni emesse nelle attività produttive, con oltre il 47% sul totale. Il miglioramento della sicurezza, dell’igiene e della salute sul luogo di lavoro, è da sempre l’obiettivo primario ed essenziale che si tenta di conseguire, ma dati così allarmanti sulle cadute dall’alto impongono un intervento ancor più mirato, che vada a colmare quella vacatio legis sui lavori in quota”.