FIRENZE – L’assessore alla salute della Regione Toscana, Daniela Scaramuccia, e il procuratore Generale Beniamino Deidda hanno siglato ieri mattina a Firenze un protocollo che sancisce la nascita di una stretta collaborazione tra Regione e Procura della Repubblica avente l’obiettivo di contrastare il fenomeno degli infortuni nei luoghi di lavoro.
Molteplici i punti elencati dal protocollo che ha la finalità di rafforzare le attività di prevenzione e di vigilanza sui luoghi di lavoro, lo sviluppo di azioni efficaci per promuovere l’osservanza delle norme, la repressione delle violazioni, la messa a punto di procedure omogenee per favorire il flusso di informazioni, la segnalazione di tutti gli infortuni che abbiano causato lesioni gravi o decesso, il concepimento di azioni congiunte mirate alla promozione della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla garanzia di adeguate condizioni di lavoro per tutti.
Il protocollo stabilisce che parte delle somme derivanti dalle sanzioni comminate alle ditte per le infrazioni commesse, una cifra che si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro, sia utilizzata per rafforzare le attività di sorveglianza e prevenzione condotte dalle ASL.
L’assessore Scaramuccia, al margine della firma ha commentato con soddisfazione il raggiungimento dell’accordo sottolineando l’importanza che l’azione repressiva vada di pari passo con le azioni di sorveglianza e prevenzione. Dichiarando: “Il potenziamento delle azioni di vigilanza da parte delle ASL e, contemporaneamente, l’intervento più massiccio della magistratura perché sia garantito l’esercizio della funzione penale in caso di violazione della normativa, sono due cardini fondamentali del sistema di prevenzione e repressione dei reati. Grazie al protocollo che abbiamo firmato oggi Regione e Procura della Repubblica, ciascuna nel proprio ambito di competenza, potranno sviluppare azioni comuni e rafforzare la necessaria collaborazione”.
Alle parole dell’assessore Scaramuccia fanno eco quelle espresse dal procuratore Deidda: “le Autorità regionali e la Procura Generale sono risolute a rafforzare l’azione di vigilanza e di repressione, che sono due facce inscindibili di un unico impegno. In nessuna materia, come in questa, la prevenzione e la repressione hanno altrettanto bisogno di sinergia e hanno una così alta valenza pedagogica e civile.”