MAZARA DEL VALLO – Presentata C.I.M.E., Campagna Informativa Multiculturale per l’Educazione sanitaria dei marittimi.
Il progetto indirizzato alla popolazione marittima italiana exrtracomunitaria e neocomunitaria è stato realizzato con la collaborazione di più enti: l’INMP ( Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, l’ex-IPSEMA, Istituto di Prevenzione per il Settore Marittimo ora fuso in Inail, e ha l’obiettivo finale di produrre una campagna informativa rivolta alla promozione dell’autotutela della salute e dell’educazione sanitaria dei marittimi.
Il progetto è stato avviato due anni fa con uno screening medico del personale marittimo effettuato su un campione di navi. La ricerca ha messo in luce quali siano i maggiori rischi cui sono esposti i lavoratori del mare e le patologie che possono contrarre: tumori cutanei, patologie gastro-enteriche, patologie infettive e parassitarie, incluse quelle sessualmente trasmissibili e danni da rumore.
La popolazione marittima nonostante sia altamente esposta a rischio radiazioni ultraviolette è spesso inconsapevole delle conseguenze patologiche cui va incontro. Nonostante molti abbiano già subito ustioni e presentino evidenti segni di invecchiamento cutaneo dovuto al’esposizione solare non fanno nulla per proteggersi e non hanno mai fatto visite preventive. Tra la popolazione migrante si registra un alto tasso di ignoranza sulla problematica da parte delle popolazioni dell’est Europa.
Un altro problema cui la popolazione marittima è particolarmente esposta sono problemi legati ad una alimentazione non equilibrata e non sufficientemente varia. Manca spesso nel personale imbarcato una consapevolezza sufficiente sull’importanza di mangiare la giusta quantità e qualità di cibo per mantenere uno stato di salute sano.
In ambienti spesso confinati in cui i marittimi si trovano a permanere per molte ore è particolarmente facile entrare in contatto con agenti patogeni. E’ quindi di fondamentale importanza seguire la dovuta profilassi vaccinale soprattutto se i navigli percorrano rotte che li portano in zone ad alta endemia di malattie infettive. Utile anche ricordare le basilari norme igieniche.
Una gran parte del personale imbarcato è poi esposto a livelli di rumore e vibrazioni molto elevati, si pensi ad esempio al personale che lavora in sala macchine o nella sua prossimità.
L’esposizione protratta al rumore può causare danni all’udito e anche dar luogo ad uno sindrome da stress che si manifesta con una sintomatologia biologica, cardiovascolare, neuroendocrina e psichica.
A partire da queste premesse e rilevando una forte necessità di informazione da parte del personale del mare sia italiano che straniero gli Istituti hanno quindi previsto di realizzare una serie di opuscoli con contenuti scientifici divulgati in modo semplice ed efficaci che sono stati tradotti nelle principali lingue veicolari: italiano, arabo, , francese, inglese, rumeno e polacco.
Argomenti trattati sono i fondamentali principi di educazione sanitaria riguardanti la protezione dalle radiazioni solari, una corretta alimentazione nel rispetto delle diverse tradizioni alimentari, le principali malattie infettive e parassitarie e l’esposizione all’inquinamento acustico.
Tutti i materiali del progetto sono scaricabili qui.