CAMPOBASSO – Rinnovato dalla Giunta della Regione Molise con decreto n. 27 dell’8 febbraio 2012, il Comitato regionale di coordinamento sicurezza sul lavoro.
La legge italiana, a partire dall’articol 7 del D.lgs 81/08 stabilisce che il Comitato regionale, sia presieduto dal presidente della Giunta regionale con la partecipazione di alcuni assessori regionali e dei rappresentanti territorialmente competenti di diversi enti. Stabilisce inoltre che sia prevista in tale organismo la partecipazione “dei servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro delle aziende sanitarie locali, dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), dei settori ispezione del lavoro delle direzioni regionali del lavoro, degli ispettorati regionali dei Vigili del fuoco, delle agenzie territoriali dell’Istituto superiore per la sicurezza sul lavoro (ISPESL), degli uffici periferici dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), degli uffici periferici dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), degli uffici periferici dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dell’Associazione nazionale dei comuni d’Italia (ANCI), dell’Unione province italiane (UPI) e rappresentanti degli uffici di sanità aerea e marittima del ministero della Salute nonché delle autorità marittime portuali ed aeroportuali”. Tutti gli enti preposti quindi alla prevenzione e alla vigilanza, ai quali si aggiunge la presenza di quattro rappresentanti dei datori di lavoro e quattro rappresentanti dei lavoratori designati dalle organizzazioni sindacali.
Con il decreto regionale dell’8 febbraio la Regione Molise ha provveduto alla nomina dei trentuno membri del comitato provenienti da ognuno degli enti succitati.
Il Comitato, ha e avrà precipua funzione di coordinamento e raccordo tra le politiche nazionali e quelle regionali. Nel dettaglio avrà il compito di:
- sviluppare i piani di attività e i progetti operativi individuati dalle Amministrazioni a livello nazionale;
- programmare le attività di prevenzione e di vigilanza e promuovere l’attività di comunicazione, informazione, formazione;
- raccogliere e analizzare le informazioni relative agli eventi dannosi e ai rischi, proponendo soluzioni operative e tecniche atte a ridurre il fenomeno degli infortuni e delle malattie da lavoro;
- valorizzare gli accordi aziendali e territoriali orientati al miglioramento dei livelli di tutela definiti legislativamente.
Per approfondire: Comitato regionale di coordinamento sicurezza lavoro.