MILANO – È stato firmato nella prefettura di Milano lo scorso 22 febbraio un protocollo d’intesa sulla sicurezza e regolarità del lavoro in edilizia. Il documento al quale cui si è giunti dopo un lungo periodo di concertazione, è stato siglato dal Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, Comune e Provincia di Milano, ASL, Direzione provinciale del lavoro, Camera di Commercio Milano, ANCI Lombardia, Aler, Assolombarda, e dalle maggiori organizzazioni sindacali.
Il protocollo avrà applicazione in tutta l’area della provincia di Milano a cui si uniscono Legnano e la Brianza e si concentrerà in particolare sulla sicurezza sul lavoro nei cantieri, settore ad altissimo rischio cui sono attribuiti il 25% degli incidenti mortali della provincia. In primo luogo viene sancito un rilevante cambiamento sui criteri di aggiudicazione degli appalti con l’adozoine del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e di rifiutare il criterio di aggiudicazione al massimo ribasso. Prevista inoltre la possibilità di escludere ditte per le quali il Prefetto abbia segnalato impieghi di lavoratori irregolari ovvero il ricorso a forme illegittime di intermediazione di manodopera.
Altra importante decisione riguarda l’ambito dei lavori privati, che rappresentano l’80% delle stazioni appaltanti a Milano, e che d’ora in poi saranno sottoposte a obbligo di controllo al pari di quelle relative a lavori pubblici. Anche per gli appalti privati gli enti locali avranno il compito di sensibilizzare a una corretta gestione del cantiere in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
L’accordo prevede inoltre che il contraente d’appalto acquisisca una serie di dati su tutti i subcontraenti da predisporre in caso di controllo, tra questi il certificato camerale antimafia e il DURC. Saranno poi resi più severi i controlli sugli orari di entrata e di uscita nei cantieri dei lavoratori di cui sarà necessario accertare l’identità e certificare il livello di formazione ricevuta e verrà introdotto un sistema di tracciabilità del pagamento degli stipendi.
In ultimo entrerà in vigore un sistema integrato di scambio informativo tra le istituzioni pubbliche tenute ai controlli, le amministrazioni pubbliche firmatarie e le parti sociali, per rafforzare il contrasto al fenomeno del lavoro irregolare e garantire il rispetto della relativa disciplina legislativa.
Per approfondire: Protocollo d’intesa rgolarità e sicurezza del lavoro.