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Salute e inquinamento, Anno europeo dell’aria e INAIL progetto EXPAH

ROMA – Per contribuire alla lotta contro l’inquinamento l’Unione Europea ha quindi proclamato il 2013 Anno europeo dell’aria. L’UE intende dedicare specifiche risorse alla ricerca, alla tecnologia e all’informazione per lo sviluppo di politiche internazionali a favore di misure di riduzione e abbassamento delle emissioni di inquinanti atmosferici, anidride carbonica e gas serra.

Attraverso il potenziamento e il coordinamento nell’applicazione di diverse direttive sono previsti interventi per migliorare la qualità dell’aria in settori diversi: trasporti, produzione di energia, agricoltura, gestione dei rifiuti.

Coinvolta nel progetto europeo EXPAH, sull’esposizione della popolazione agli idrocarburi policiclici aromatici, INAIL l’impegno nella ricerca nel settore.

Il progetto EXPAH, condotto dall’Istituto in collaborazione con l’ASL Roma E, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la società Arianet e il National Institute for Health and Welfare (Thl) finlandese, è co-finanziato a livello comunitario nell’ambito del programa Life+, e ha la finalità di fornire dati utili per la promulgazione di nuove politiche ambientali e di legislazione specifica.

Oggetto del progetto di ricerca sono gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sostanze chimiche presenti nelle polveri fini atmosferiche prodotte dal traffico stradale, dalle caldaie del riscaldamento domestico e dalle emissioni industriali a causa della incompleta combustione di materiale organico.

Gli ultimi risultati del progetto EXPAH sono stati presentati in occasione del convegno La qualità dell’aria a Roma: le evidenze disponibili, gli effetti sulla salute e il progetto EXPAH, i cui atti sono disponibili online.

La ricerca, condotta per ora nell’area metropolitana di Roma, ha evidenziato la capacità di queste sostanze, di cui alcune cancerogene, di penetrare nei luoghi chiusi dell’IPA facendo rilevare nei luoghi chiusi, di vita e di lavoro, una concentrazione pari a quella presente nell’ambiente esterno.

Tra i risultati più importanti la misurazione dell’impatto degli IPA sule categorie vulnerabili quali anziani e bambini, la quantificazione delle presenza di queste sostanze negli ambienti chiusi e l’individuazione della principale causa di emissioni per il Lazio, dove queste sostanze tossiche sono principalmente rilasciate dagli impianti di riscaldamento.

L’indagine ora sarà estesa in altre zone d’Italia (Lombardia e Piemonte) e in Polonia nell’area di Cracovia.

Infine, altri due progetti di ricerca sono stati dedicati a fornire dati sull’impatto dello smog sulla salute: Exposure and health effects of ultrafine particles at urban hotspots, che studia gli effetti sulla salute della popolazione che vive in aree a forte antropizzazione e scarsa dispersione atmosferica di queste sostanze, come i “canyon urbani”; Long-term exposure to urban air pollution and mortality in a cohort of more than a million adults in Rome, realizzato dal dipartimento di epidemiologia dell’Asl Roma E in collaborazione con INAIL e Arpa Lazio, che indagando su un campione di più di un milione di abitanti della Capitale ha studiato gli effetti sanitari e la mortalità per cause cardiovascolari causati dell’esposizione a lungo termine a biossido di azoto (NO2) e particolato fine (PM 2.5).

Info: ricerca INAIL per l’Anno europeo dell’aria.

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report progetto EXPAH Roma
il progetto EXPAH

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