PARIGI – Diffusi da Ipsos – Edenred i risultati della sesta edizione del barometro “Benessere sul lavoro e motivazione dei dipendenti”, indagine che ha riguardanto sei Stati europe: Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito.
Questa edizione del barometro, che si è svolta in un periodo di forte crisi economica, ha evidenziato evidenti disparità tra i diversi Stati e mostrato il rischio che possa radicarsi una polarizzazione per cui le differenze stesse invece che diminuire potrebbero aumentare.
L’indagine mostra notevoli differenze tra Paesi del Nord e paesi del Sud dove la situazione economica e i crescenti livelli di disoccupazione sono una fonte di ansia per i dipendenti.
Spetta agli spagnoli il primato di preoccupazione e insoddisfazione lavorativa: il 55% dei lavoratori pone il lavoro al primo posto tra le sue preoccupazioni, a seguire gli italiani con il 39% di lavoratori preoccupati di mantenere il loro posto di lavoro. Il 40% degli spagnoli e il 35% degli italiani, ritiene il proprio lavoro prima di tutto una fonte di “sicurezza”.
In Italia solo il 48% dei lavoratori è soddisfatto del proprio lavoro e la percezione della qualità della vita sul posto di lavoro è in diminuzione dal 6,2% al 5,7%: il livello più basso tra tutte le nazioni prese in considerazione dalla ricerca.
Rispetto a quattro anni fa il livello di motivazione è diminuito di 6 punti percentuale e ha raggiunto quota 36%. Cresciuta anche la sfiducia nel futuro: solo il 23% degli intervistati ritiene di poter trovare un nuovo lavoro comparabile a quello attuale, il 77 % in caso di licenziamento si aspetta quindi un peggioramento delle condizioni lavorative.
Diverso l’atteggiamento nell’Europa del Nord dove in Germania è doppia (46%) la quota di lavoratori che confidano di mantenere il livello di soddisfazione e retribuzione anche in caso di cambiamento di lavoro. La problematica si fa più seria nella fascia di età 35-40, che rappresenta un periodo in cui il tema dell’occupabilità comincia a profilarsi, soprattutto in Germania, Belgio e Regno Unito.
Anche lo scarso potere d’acquisto dei salari è un tema particolarmente sentito nei Paesi mediterranei: il 74% degli italiani, il 68% dei francesi ed il 64% degli spagnoli ritiene non soddisfacente il proprio livello retributivo in relazione al costo della vita.
Di contro, i lavoratori tedeschi, belgi e inglesi si sono dichiarati rispettivamente per il 74%, 77% e 63% “soddisfatti della propria situazione lavorativa”. Solo il 20% dei tedeschi e il 25% dei belgi hanno riportato una riduzione nella loro motivazione al lavoro.
In tutti gli Stati oggetto della ricerca tra gli impiegati a servizio dello Stato, occupati nel pubblico impiego, è generalmente più alto il livello di soddisfazione sul lavoro. Per il 32% dei belgi e il 38% dei tedeschi in questa categoria, il lavoro è un “piacere” e, il 16% degli spagnoli e il 20% dei dipendenti pubblici inglesi, il lavoro è anche una “fonte di orgoglio”.
Il relativo ottimismo è espresso anche quando i dipendenti guardano verso il futuro, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Tutti sono generalmente fiduciosi nel futuro della loro amministrazione: 85% in Germania, 78% in Belgio, il 75% nel Regno Unito, il 68% in Spagna e 65% in Italia. Pessimismo record si registra invece nei lavoratori francesi che per meno della metà guardano al futuro del lavoro pubblico con fiducia.
Infine, per i manager europei, “il tempo dedicato al lavoro” e la conciliazione con la vita privata costituisce un problema importante e in crescita: +16% tra i dirigenti tedeschi, 9% tra i loro omologhi francesi e +6% nel caso dei dirigenti spagnoli rispetto al 2008.
Per approfondire: Edenred – Ipsos Barometer 2012 (PDF inglese).