ROMA – Il nuovo numero di “Dati Inail” si occupa di lavoro notturno definito dal Testo Unico 81 come lavoro svolto per più di due ore consecutive dalle ore 22.00 alle ore 5.00. Sono lavori notturni ad esempio quelli svolti in bar, discoteche, mercati ortofrutticoli e ittici, forni, distributori di carburante, impianti a ciclo continuo, ospedali e per la vigilanza, la pulizia, l’assistenza h24, le cure mediche, il trasporto ecc.
I lavoratori che fanno turni di lavoro notturno devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte di un medico competente. I lavoratori notturni sono infatti esposti a rischi maggiori in quanto l’organismo umano è più vulnerabile durante la notte. L’alterazione dei ritmi biologici, la scarsa illuminazione, l’affaticamento e l’isolamento sono le maggiori cause di incidente.
I dati Inail rilevano però un trend positivo: si registra un lieve calo degli incidenti in orario notturno. Tra il 2009 e il 2005 sono diminuiti del 13,6%. Anche per questo dato è bene sottolineare l’incidenza che ha avuto la crisi sul numero di occupati.
A livello di ripartizione territoriale gli incidenti si sono verificati in tutto il territorio nazionale con una leggera predominanza di numero di infortuni avvenuti nell’area Nord Ovest (31,4%) e una maggiore incidenza degli incidenti mortali al Sud (33,4%).
Per quanto riguarda le tipologie di aziende e settori merceologici si registra una maggiore incidenza nell’industria manifatturiera, nei trasporti e nel settore alberghiero. Nel lavoro notturno non sembra valere la differenza tra i giorni della settimana che fa sì che per gli altri lavoratori il lunedì sia il giorno più rischioso.
Non c’è quindi un giorno nero per gli incidenti, ma orari più rischiosi sì e risultano essere le prime e le ultime due ore del turno ( 22.00-24.00 e 3.00-5.00).
La fascia di età più colpita va dai 35 ai 49 anni.
Sono maggiormente colpiti gli uomini e si registra maggiore presenza di infortuni occorsi a lavoratrici donne occupate nel comparto sanitario.
La tutela di questi lavoratori è disposta dal T.U. 81/2008 che prevede la verfica periodica dello stato di salute, la garanzia di servizi e mezzi di prevenzione e protezione adeguati ai rischi specifici del lavoro notturno e il trasferimento al lavoro diurno.