HELSINKI – Pubblicato dall’ECHA European chemical agency, il primo rapporto sulle sostanze CMR registrate o notificate dopo la scadenza di registrazione del 2010.
Il rapporto rappresenta la prima occasione per fare il punto sulle sostanze CMR – cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione – che sono state registrate e/o notificate e quindi in uso nell’Unione europea.
Un’analisi dei dati grezzi è stata condotta su più di 25.000 fascicoli di registrazione e su tre milioni e mezzo di registrazioni di notifica CLP. Questi sono stati abbinati con il numero CE, delle sostanze chimiche a carattere commerciale presenti nell’Inventario europeo e CAS, numero di registro attribuito dal Chemical abstract service. L’abbinamento ha portato all’individuazione di circa 1 100 sostanze identificate individualmente CMR e rientranti nell’’allegato VI del regolamento CLP.
Questo confronto provvisorio ha rivelato che il 60% o delle sostanze elencate nell’allegato è stato o registrate ai sensi del regolamento REACH o notificato al C&L Inventory ai sensi del regolamento CLP. Per circa il 40% delle sostanze, non è stata invece trovata alcuna corrispondenza, fatto che si può spiegare in molti modi tra cui quello che alcune sostanze citate nell’allegato VI sono molto rare ed è improbabile che siano sul mercato. Altre invece sono state sostituite da sostanze meno pericolose.
ECHA ritiene che questa selezione non fornisca un quadro completo delle sostanze CMR che vengono utilizzati nella UE. L’Agenzia ha quindi in programma di analizzare ulteriormente alcune lacune informative evidenziate dal presente rapporto. La nuova analisi si concentrerà su quelle sostanze che l’industria ha autonomamente classificato come sostanze CMR, ma che tuttavia non sono stati inclusi nell’allegato VI del regolamento CLP.
Per approfondire: First report on the CMR substances registered or notified after the 2010 registration deadline.