DUBLINO – Pubblicato da Eurofund il rapporto Mapping youth transitions in Europe, quadro sulle dinamiche e sulle difficoltà dei giovani europei nel passaggio scuola-lavoro e nel processo che li porta all’autonomia.
A gennaio 2014 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha toccato il 23%. Nel 2012 sono stati 14,6 milioni i giovani tra i 15 e i 29 anni fermi nello studio, nel lavoro, o nell’aggiornamento professionale.
Il rapporto Eurofound mostra quindi le differenti modalità con le quali i giovani all’interno della Comunità europea si affacciano all’età adulta. Evidenzia sette diversi modelli di passaggio dalla vita nella famiglia alla vita adulta. A una estremità della scala troviamo il modello nordico caratterizzato da una buona integrazione tra scuola e lavoro e da un processo facilitato di indipendenza, dall’altra parte il modello dell’Europa orientale e del Mediterraneo caratterizzate da un processo molto lento di autonomizzazione.
In generale il rapporto evidenzia il successo dei modelli in cui programmi di apprendistato e attività formative svolte presso aziende tendono a integrare il mondo della scuola col mondo del lavoro e facilitare l’ingresso dei giovani nella vita professionale. Si evidenzia però anche come la crisi abbia reso difficile mantenere il lavoro e ottenere condizioni eque e contratti di lavoro stabili.
La relazione analizza infine i programmi per sostenere l’occupazione giovanile finora messi in campo a livello europeo, ne individua punti di forza e criticità sottolineando l’importanza di un costante monitoraggio dei progetti.
Per approfondire:
Mapping youth transitions in Europe
documento di sintesi in italiano