BRUXELLES – Lavoratori a rischio nel settore del riciclaggio dei rifiuti, questo il tema cui è dedicato il n. 9 di HesaMag, rivista dell’Etui che affronta le criticità emergenti nella salute e nella sicurezza sul lavoro.
L’Europa si prepara a diventare una recycling society, impegnata quindi in metodi che siano capaci di ridurre i rifiuti e trasformarli in risorsa. Obiettivo per il 2020 è arrivare ad un’economia dei rifiuti ciclica che sia capace di tutelare l’ambiente e di creare nuovi posti di lavoro. Molte le opportunità che potrebbe offrire questo modello di sviluppo, ma quali saranno i rischi per i lavoratori?
Il rapporto pubblicato da Etui evidenzia che chi lavora in questo settore affronta diversi rischi nelle varie fasi del processo: dalle operazioni di raccolta e trasporto, al lavoro negli impianti di selezione e di riciclaggio.
Nel settore si registrano ora più infortuni che nell’edilizia e sono in veloce aumento le denunce per disturbi muscolo scheletrici. Inoltre il lavoro negli impianti di selezione è svolto con ritmi sostenuti, in ambienti rumorosi, a temperature estreme e in presenza di polvere e prodotti tossici .
A volte inoltre la concorrenza per vincere negli appalti, per il prezzo più basso, può avere conseguenze per i lavoratori, che si vedono obbligati a sottostare a condizioni di lavoro peggiori.
Il settore del riciclaggio dei rifiuti quindi, è indubbiamente in espansione e può offrire lavoro, ma questo non può far dimenticare il diritto di tutti a un lavoro dignitoso, sano e sicuro.
Per approfondire: Waste and recycling: workers at risk.
