È stato pubblicato dal Ministero del Lavoro il rapporto Il mercato del lavoro 2018: verso una lettura integrata, documento con i dati sulle dinamiche occupazionali in Italia provenienti da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal. Frutto di un accordo quadro tra gli enti citati in scadenza lo scorso dicembre e prorogato a dicembre 2021.
Sette i capitoli del rapporto sono:
- “l mercato del lavoro: un bilancio degli ultimi dieci anni;
- Il sottoutilizzo della forza lavoro in Italia;
- Domanda di lavoro delle imprese e disallineamento formativo;
- L’utilizzo delle agevolazioni contributive a sostegno dell’occupazione da parte delle imprese,
- Analisi dei flussi dei lavoratori: percorsi e sviluppi lavorativi;
- L’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro: modalità, traiettorie ed esiti;
- Lavoro e salute: infortuni sul lavoro e malattie professionali nell’ultimo quinquennio”.
In merito all’ultimo punto citato, ovvero infortuni e malattie professionali vengono riportati i dati Inail: nel 2017 561mila infortuni denunciati, più di 379mila riconosciuti, 22% fuori dall’azienda. – 35,7% le denunce rispetto al 2008, la metà dei casi dei primi anni del 2000.
1.135 le denunce di infortunio mortale, dato simile al 2016 e – 29,7% rispetto al 2008, 479 denunce in meno.
58mila denunce di malattia professionale, -3,7% rispetto al 2016, +89,7% rispetto al 2008. Riconosciuti in media circa 25mila casi all’anno. 1.900 all’anno le persone decedute con riconoscimento di malattia da lavoro, età media 77 anni.
Per quanto riguarda i primi dati 2018, +0,9% denunce di infortunio sul lavoro e +10,1% le denunce di casi mortali. “Nel 2018 i decessi hanno risentito di un più elevato numero di incidenti “plurimi”. Tra quelli più tragici si ricordano, in particolare, il crollo del ponte Morandi a Genova, con 15 denunce di casi mortali, e i due incidenti stradali a Lesina e Foggia in cui hanno perso la vita 16 braccianti”.
+2,5% le denunce di malattia professionale rispetto al 2017.
Info: Ministero Lavoro, “Il mercato del lavoro 2018: verso una lettura integrata”