ROMA – 12mila interviste, coinvolte tutte le figure della prevenzione aziendale. Pubblicati oggi da Inail i risultati del progetto Insula, indagine conoscitiva nazionale sulla salute e la sicurezza sul lavoro, prima survey italiana di tale genere.
L’indagine, approvata dal Ministero della Salute nel 2010, è stata realizzata con lo scopo di elaborare informazioni utili allo sviluppo della prevenzione e con lo scopo al contempo, di creare un sistema permanente di rilevazione della percezione delle condizioni di lavoro e dei livelli di sicurezza.
Target primari del progetto, lavoratori, datori di lavoro, Rssp, per i quali è stata pubblicata la parte più consistente del rapporto. Quindi tre focus collaterali su Medico competente, Rls, operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Asl.
Approfondiremo con cinque articoli a partire dalla prossima settimana ognuno dei rapporti dell’insieme Insula. Intanto, da comunicato Inail, ecco alcune informazioni.
Lavoratori. Intervistate 8mila persone. Questo l’ordine di priorità raccolto in merito ai quattro valori: carriera, salute sicurezza lavoro, vita-lavoro, stabilità posto di lavoro. Stabilità del posto di lavoro e salute e sicurezza al primo posto,”con percentuali quasi identiche pari a circa il 33%. Al secondo posto, con il 34%, sono state indicate nuovamente la salute e la sicurezza, mentre al terzo posto il bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata è stato scelto dal 30% degli intervistati. L’ultimo aspetto, relativo allo sviluppo di carriera, è stato invece quello meno scelto”.
L’88% degli intervistati ha dichiarato di essere stato informato in azienda sulla normativa in tema sicurezza lavoro, il 76% ha sostenuto corsi di formazione obbligatori, il 50% si è informato anche autonomamente. “Rispetto agli strumenti adoperati per informarsi autonomamente si evince che Internet è il più adoperato, sia nella navigazione di motori di ricerca in generale (50%) sia nella navigazione di siti specializzati (16%)”.
Datori lavoro. 1.010 soggetti intervistati, il 61,8% dei quali datori di lavoro in Pmi. Il 35,8% ha dichiarato che attualmente, nell’attuale situazione economia, sia “abbastanza” sostenibile investire in sicurezza, il 35,6% pensa che lo sia molto o completamente; “il 56,1% ritiene che il livello di tutela della salute e sicurezza sul lavoro sia aumentato negli ultimi cinque anni, in seguito all’entrata in vigore dell’attuale normativa, mentre il 42,7% che sia rimasto invariato”.
Info: Insula tutti i rapporti
