URBINO – Un nuovo titolo si aggiunge alla raccolta de “I Working Papers di Olympus”, dell’Università di Urbino “Carlo Bo”. “La sicurezza sul lavoro nei porti” è il titolo del nono saggio scritto da Alessia Giurini e Ornella La Tegola, entrambe ricercatrici in Diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, e da Luca Miranda, dottore di ricerca in Diritto del lavoro presso la stessa Università.
Il saggio ha l’obiettivo di illustrare le problematiche relative all’applicazione della disciplina della sicurezza sul lavoro nell’ambito specifico delle attività portuali ed esaminare l’applicazione del D.lgs. 81/08 alle realtà operanti mei porti mettendo in evidenza l’interazione della norma con la disciplina contenuta nel D.lgs. 27 luglio 1999, n. 272 “Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell’espletamento di operazioni e servizi portuali, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale, a norma della legge 31 dicembre 1998, n. 485”.
Il saggio si sofferma in particolare sulla prossima emanazione del decreto ministeriale in materia di salute e sicurezza in ambito portuale sancito nello stesso D. Lgs. 81/08 che all’art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 81/2008 precisa che nell’ambito dei mezzi di trasporto aerei e marittimi, “le disposizioni sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative. Inoltre, prevede che con decreti ai sensi dell’art. 17, comma 3, della l. 23 agosto 1988, n. 400, da emanare entro quarantotto mesi dalla data di entrata in vigore del D.lgs. n. 81/2008, su proposta dei Ministri competenti, di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salute, acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede a dettare le disposizioni necessarie a consentire il coordinamento con la disciplina recata dal d.lgs. n. 81/2008 alla normativa relativa alle attività lavorative a bordo delle navi, di cui al d.lgs. 27 luglio 1999, n. 271, e in ambito portuale, di cui al d.lgs. n. 272/1999”. Scadenza per l’emanazione di detto decreto è fissata al prossimo 15 maggio 2012.
Il saggio, in attesa del decreto e premettendo che quindi la suddetta norma possa modificare quanto ad oggi applicato in materia di salute e sicurezza nei porti, si sofferma sui concetti chiave del D.Lgs. 81/08 e loro interpretazione in ambito portuale: cosa vuol dire prevenzione, pericolo, rischio, lavoratore, datore di lavoro e committente nelle attività portuali? Compie una panoramica di tutti gli aspetti legati alla sicurezza nei porti, specificando le tipologie di rischio del settore, individuando i soggetti della sicurezza e i relativi compiti e competenze e affrontando anche le tematiche relative alla vigilanza e alla valutazione.
Questi i temi trattati:
- gli obblighi principali dei soggetti coinvolti nel sistema di salute e sicurezza nei porti;
- il documento di sicurezza;
- il rischio derivante da interferenze;
- l’attività di vigilanza sulla sicurezza in ambito portuale;
- le peculiarità del lavoro nei porti e l’incidenza nella gestione collettiva della sicurezza del lavoro portuale;
- il ruolo cardine delle rappresentanze interne dei lavoratori per la sicurezza;
- la rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo e il suo impatto sulla sicurezza dell’ambiente di lavoro portuale;
- l ruolo complementare degli organismi paritetici nella gestione collettiva delle condizioni di sicurezza.
Per approfondire: La sicurezza sul lavoro nei porti (PDF).
I Working Papers n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8: Prevenzione sicurezza lavoro e il caso Thyssen, WP Olympus 8.
Daria De Nesi