RICERCHE E STUDI – Dal materiale informativo realizzato dal Gruppo di lavoro D-A-CH-S pubblicato nel portale della Ripartizione Lavoro della Provincia autonoma di Bolzano, materialie su cui ci siamo già soffermati nei giorni precedenti, andiamo oggi a segnalare il documento dal titolo Lavori esposti in siti naturali difficili (pericoli da fenomeni naturali).
Il testo è rivolto a coloro che operano nel settore della geotecnica e sono esposti, pertanto, al pericolo di caduta durante lo svolgimento delle proprie attività all’aperto (montaggio di protezioni per cedimenti, valanghe e cadute di ghiaccio o massi).
Vengono elencati, prima di tutto, i compiti del committente o del responsabile che richiede i lavori, tra cui: eseguire un attento sopralluogo delineando le finalità degli interventi, chiarire ruoli e responsabilità, valutare i rischi e prevedere opportune misure di prevenzione (ad esempio attraverso la riduzione dell’esposizione), segmentare l’area critica in zone (preparando mappe), compilare un piano di sicurezza e soccorso prima dell’inizio dei lavori e seguire l’esecuzione dei lavori comunicando con i propri collaboratori.
Nella scheda sono poi descritte le varie fasi attraverso le quali valutare i rischi e agire in modo da ridurli, ossia: stimare i potenziali pericoli, predisporre materiale cartografico (soprattutto per la segnalazione delle vie di circolazione) e fissare obiettivi da soddisfare a breve e a medio termine.
Il contributo prosegue quindi focalizzando l’attenzione sull’importanza della pianificazione delle misure di protezione in questo settore ed evidenziando la necessità di distinguere tra pubblica sicurezza (incolumità di terzi) e sicurezza sul lavoro per i dipendenti.
Tra le misure menzionate compaiono: la redazione di un piano che contempli vie di fuga, zone protette e punti di raccolta e la definizione di segnaletica e comunicazioni di sicurezza (allarmi), requisiti di accesso al cantiere e presupposti per l’interruzione dei lavori.
Il documento ospita infine un’analisi dei possibili rischi residui da fenomeni naturali (come, ad esempio, le condizioni atmosferiche), per i quali occorre predisporre dispositivi di protezione individuali e idonee attrezzature (collaudate da esperti).
E nella parte finale della scheda si fa riferimento all’esigenza di affidarsi, per opere di protezione di questo genere, a soggetti che abbiano competenze specifiche (oltre a quelle inerenti al settore edile) sul montaggio e sulla manutenzione di costruzioni metalliche per il trasporto del materiale (argani e funivie) e sui lavori in sospensione (con funi o con uso dell’elicottero).
Info: lavoratori siti naturali difficili (PDF).
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