BILBAO – Si é conclusa la seconda fase del progetto “Previsione sui nuovi rischi e quelli emergenti associati alle nuove tecnologie utilizzate nei lavori ecosostenibili entro il 2020”, avviato nel 2010 dall’ “Osservatorio per i rischi emergenti” dell’EU-OSHA, e affidato al “Laboratorio per la salute e sicurezza” della Gran Bretagna (HSL) che lo ha condotto in collaborazione con le societa SAMI Consulting e Technopolis.
L’EU-OSHA ha ora pubblicato la relazione della fase 2: “Tecnologie chiave“.
La prima fase del progetto prevedeva l’individuazione dei fattori di cambiamento che potrebbero portare all’emersione di nuovi rischi per i lavori ecosostenibili (leggi anche “Rischi emergenti nei lavori ecosostenibili” ).
La seconda fase ha avuto l’obiettivo di individuare quali siano le innovazioni tecnologiche che potrebbero essere utilizzate nei prossimi dieci anni nel comparto dei lavori ecosostenibili e che tipo di impatto, in positivo o in negativo, potrebbero avere sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
La relazione riporta risposte fornite da persone chiave interpellate per fornire ulteriori informazioni su importanti innovazioni tecnologiche allo studio, che ancora non sono pubblicate ma che potrebbero essere di prossima uscita.
Nel documento si indentificano inoltre le nuove tecnologie e la loro possibile applicazione nei diversi comparti dei lavori ecosostenibili: energia, trasporto, industria manifatturiera, edilizia, agricoltura, foreste, industria alimentare, gestione dei rifiuti e dell’ambiente.
Le nuove tecnologie esaminate sono ventisei e vanno dalle nuove forme di energia (eolica, solare, marina, geotermale), alle biotecnologie, alla chimica verde. Viene anche preso inconsiderazione il possibile impatto delle nanotecnologie, della robotica e dell’Information Technology. L’elenco é stato poi esaminato e votato da un largo numero di esperti che hanno stabilito su quali di queste tecnologie sia necessario andare in profonditá per esaminare nel dettaglio che tipo di scenario andranno a configurare nell’ambiente e nell’organizzazione del lavoro in modo tale da poterne individuare preventivamente i possibili rischi.
Chiuse le prime due fasi, ora si passerà alla fase tre, che prevede una serie di workshop finalizzati a individuare e sviluppare gli scenari creati dall’utilizzo di:
- Tecnologie per la gestione e il riciclaggio dei rifiuti;
- edilizia verde;
- trasporto sostenibile;
- bioenergia e applicazione dell’energia alla biotecnologia;
- processi produttivi sostenibili, robotica e automazione;
- trasmissione e immagazzinamento di energia elettrica;
- energia eolica.
Per approfondire: Tecnologie chiave che avranno un probabile impatto sulla SSL nei lavori ecosostenibili entro il 2020