BILBAO –Pubblicata EU-OSHA la ricerca “Risk perception and risk communication with regard to nanomaterials in the workplace – Percezione e comunicazione del rischio rispetto ai nanomateriali sul luogo di lavoro” che tratta la percezione e la comunicazione dei rischi legati all’esposizione a nanomateriali sul luogo di lavoro.
Nonostante sia oramai dimostrato che alcuni dei nanomateriali industrialmente prodotti rappresentino un pericolo per la salute e per l’ambiente, e siano ormai innumerevoli i prodotti che contengono nanomateriali e le occasioni in cui i lavoratori sono esposti a queste particelle negli ambienti di lavoro, è risultata molto bassa la conoscenza di questa tecnologia e la consapevolezza del rischio che comporta.
Sono più di 1.000 prodotti che contengono nanomateriali immessi sul mercato (alimenti, cosmetici, tessuti, vernici, articoli sportivi, elettronica, detergenti e molti altri), 500 le aziende, di 30 paesi, che li producono e tra i 300 e i 400 000 i lavoratori nell’UE che hanno direttamente a che fare con la nanotecnologia.
È ancora maggiore il numero di luoghi di lavoro dove nanomateriali di sintesi sono manipolati lungo la catena di approvvigionamento e nel 75% dei casi si tratta di piccole e medie imprese.
Dalla ricerca risulta che il 54% delle aziende non sa neanche che cosa siano i nanomateriali anche se si tratta di materiali che sono utilizzati nell’azienda stessa. Questo accade per esempio al 75% dei lavoratori e datori di lavoro nel settore dell’edilizia che non è cosciente di lavorare con prodotti della nanotecnologia.
Sulla comunicazione quindi resta molto da fare. Anche se grandi aziende produttrici, sindacati, istituzioni e altri soggetti hanno realizzato iniziative per comunicare i rischi rappresentati dai nanomateriali di sintesi e informare su come gestirli e sia stata adottata dalla Commissione europea una apposita tabella di marcia .
Per realizzare una comunicazione efficace e concreta dei rischi, sfatare allarmismi ma anche rendere consapevoli popolazione e mondo del lavoro dei pericoli reali è necessaria un’azione congiunta di responsabili politici, parti sociali, organismi nazionali per la salute e la sicurezza sul lavoro, organismi per la sanità pubblica, associazioni settoriali e di tutti i soggetti coinvolti.
Solo in questo modo si potrà dare ai datori di lavoro e ai lavoratori una adeguata informazione, la possibilità di scelta e la consapevolezza delle misure da adottare per proteggersi da eventuali rischi.
Il contributo dell’’EU-OSHA per una comunicazione aggiornata e informata è stato avviato con la creazione di una banca dati online di esempi di buone pratiche aziendali relative alla buona gestione sul luogo di lavoro di nanomateriali di sintesi. Nel prossimo futuro è prevista la creazione di una pagina web sull’argomento e l’elaborazione di materiale per informare in modo snello sugli strumenti pratici di gestione dei rischi per i nanomateriali.
Per approfondire: Nanomateriali.