ROMA – Approvato dal CIV INAIL lo scorso 28 dicembre il Piano di Attività della Ricerca – PAR 2013-2015.
Trasversalità, trasferibilità e concretezza le parole d’ordine del nuovo piano che avvalendosi anche di collaborazioni e partenariati con altri enti rappresenta un importante passo avanti verso la configurazione del Polo unico della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
36 programmi e 210 linee di ricerca non più organizzate in macroaree, come nel precedente Piano, ma strutturate su uno schema a matrice, così come definito dalle linee guida emanate nei mesi scorsi, per settore merceologico e successivamente per fattori di rischio (rischi connessi all’organizzazione del lavoro, ai processi di produzione, all’interfaccia uomo-macchina e altri).
I programmi di ricerca, che coinvolgono tutte le strutture del settore Ricerca dell’INAIL anche in progetti interdipartimentali, hanno per oggetto tra gli altri, i sistemi di studio del fenomeno infortunistico, le soluzioni organizzative per la gestione del rischio nelle diverse realtà e la tecnologia a favore della sicurezza in settori ad alto rischio come l’edilizia e l’agricoltura.
Programmi di ricerca si rivolgono allo studio di come garantire la massima sicurezza nelle attività produttive e nelle realtà industriali, quali l’industria delle biotecnologie e le bonifiche e una particolare attenzione è rivolta alle PMI per le quali è previsto lo sviluppo di indicatori e strumenti specifici.
Infine un posto di rilievo è occupato dai rischi connessi all’innovazione tecnologica, per cui il CIV ha contestualmente approvato un apposito piano. Le ricerche sulle nanotecnologie occupano i primi posti tra le priorità dell’Istituto.
In ultimo da citare il programma interdipartimentale su Esposizione ad amianto e rischi per la salute; priorità di intervento in tema di censimenti e bonifiche, materiali sostitutivi, strumenti di misura dell’esposizione e sorveglianza epidemiologica.
Per approfondire: ricerca made in INAIL.