ROMA – Pubblicato lo scorso 18 aprile su Epicentro, portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, il documento Contrasto delle disuguaglianze di salute nei luoghi di lavoro. La patologia cardiovascolare.
Si tratta di una rassegna della letteratura sia internazionale che nazionale in merito all’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle diverse fasce di popolazione. La ricerca evidenzia come “i fattori di rischio cardiovascolare siano distribuiti in modo fortemente inverso alla collocazione sociale della popolazione” e colpisca quindi in modo più severo le classi sociali più basse.
Le malattie cardiovascolari sono una tra le prime cause di morte a livello mondiale: solo in Italia nel 2008 hanno causato 224.482 morti pari al 38,8% del totale dei decessi. Evidenze scientifiche hanno mostrato come questo tipo di patologia sia strettamente legata a stili di vita non sani, cattiva alimentazione, obesità, abitudine al fumo di sigaretta e vita sedentaria, stili di vita che sono più diffusi nelle classi sociali più basse.
Intervenendo su questi aspetti una buona parte dei fattori di rischio legati alle malattie cardiovascolari può essere prevenuta e quindi il rischio di contrarle può essere ridotto.
A fronte dei dati rilevati gli studiosi sottolineano quindi la necessità di realizzare efficaci interventi di prevenzione e individuano nelle comunità di lavoro i luoghi più adatti dove far pervenire a tutti i lavoratori messaggi di promozione della salute e progetti che stimolino l’adesione a stili di vita sani.
Viene sottolineato come,i Dipartimenti di prevenzione, medici competenti e i servizi che si occupano di prevenzione nei luoghi di lavoro e igiene pubblica potrebbero intervenire nei luoghi di lavoro non solo per valutare e controllare gli aspetti infortunistici e tecnopatici ma per coinvolgere tutti i lavoratori in programmi di prevenzione e promozione.
A titolo di esempio vengono citate alcune tipologie di interventi di contrasto quali la promozione della corretta alimentazione presso la sede aziendale, la promozione dell’attività motoria e il supporto alla cessazione dell’abitudine al fumo.
Per approfondire: contrasto delle disuguaglianze di salute nei luoghi di lavoro.