ROMA – 1° Rapporto sulla salute e sicurezza sul lavoro. È stata presentata il 17 maggio da Anmil la prima di edizione di uno studio, che si preannuncia annuale, nel quale l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro analizza leggi, giurisprudenza, prassi, ricerca, fatti inerenti la sicurezza e che si sono susseguiti nell’anno precedente.
Un aggiornamento sui cambiamenti, su quanto è accaduto nei mesi in merito alla gestione e alla sensibilizzazione sulla prevenzione dai rischi, il contesto nazionale in particolare e quindi gli interventi a livello europeo e internazionale.
Anmil nella sintesi del rapporto evidenzia quanto nonostante gli sforzi del legislatore e della normativa e aggravati dalla crisi economica, siano ancora non soddisfacenti e non estesi a tutti gli ambiti produttivi i livelli di efficacia delle tutele e quanto vengano a volte considerate sacrificabili le spese per gli investimenti nella sicurezza sul lavoro. 30.251 sono state le violazioni in materia sicurezza lavoro tra le aziende citate nel rapporto 2016 dell’Ispettorato del Lavoro, con un aumento rispetto al 2015 anche del tasso di irregolarità nell’occupazione.
Anmil a tal proposito invoca quindi il completamento dei provvedimenti attuativi previsto dal Testo Unico Sicurezza e l’avvio di nuove iniziative volte a diffondere senso e contenuti dalle norme.
Infortuni. Per quanto riguarda gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali Anmil riporta i dati Inail elaborati nel bilancio trimestrale al 31 marzo 2017. Infortuni cresciuti rispetto allo stesso periodo del 2016 del 5,9%, +8% i casi mortali. Dal 1° gennaio al 31 marzo 161.600 infortuni denunciati (152.600 nel 2016), 190 gli infortuni mortali (176 nel 2016). In calo invece le malattie professionali, -3,9%, -2,1% quelle dell’apparato muscolo scheletrico.
Info: Anmil 1° Rapporto salute e sicurezza sul lavoro