LECCE – Avviato dalla RePOL, la Rete di prevenzione oncologica leccese, il progetto Protos, indagine sull’aumento di neoplasie ai polmoni che negli ultimi anni si è registrato in territorio salentino.
Sono circa 500 le persone che ogni anno nella provincia di Lecce si ammalano di tumore al polmone. Dal 2007 al 2011, soprattutto tra la popolazione maschile, ci sono stati più casi di neoplasie che al Centro-Nord, un dato quindi di cui è necessario individuare la causa.
Il RePOL, organismo cui partecipano l’Asl di Lecce, Arpa Puglia, Cnr Isac e Ifc, Provincia di Lecce, Università del Salento, l’Osservatorio epidemiologico regionale e registro mesoteliomi e l’Inail, ha preparato un questionario, da sottoporre a persone colpite dalla patologia e a persone sane, questionario riguardante stili di vita e possibili occasioni in cui i malati sono stati esposti ad agenti cancerogeni, anche sul luogo di lavoro.
Capire al più presto quali siano i fattori di rischio cui è maggiormente esposta la popolazione maschile è di fondamentale importanza per poter adottare adeguate misure di prevenzione e protezione.
Il questionario è stato già distribuito attraverso medici, tecnici della prevenzione e dipendenti Asl, a circa un quarto dei 500 malati di cancro e 600 persone sane selezionate.
La somministrazione dei questionari dovrebbe essere completata entro ottobre e i primi risultati dell’indagine dovrebbero essere disponibili per la fine dell’anno.
Per effetto della collaborazione con l’Inail, la ricerca sarà seguita a breve da un’indagine dedicata ai tumori professionali.
Per approfondire: Repol e il progetto Protos.