ROMA – Pubblicato dal programma nazionale Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari, il documento La qualità dell’aria nelle scuole e rischi per malattie respiratorie e allergiche. Quadro conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di prevenzione.
Il testo è stato redatto dal gruppo di lavoro Progetto n.1 programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e allergiche (Gard-I n.1) creato nell’ambito della Gard Italia, l’alleanza nazionale volontaria che raggruppa tutti i maggiori soggetti interessati alle malattie respiratorie. Alleanza che ha come fine quello di elaborare e applicare una strategia globale e integrata in grado di ridurre l’incidenza delle malattie respiratorie croniche.
Il testo prende spunto da studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che indicano nelle malattie respiratorie le cause principali di morbosità fra le malattie croniche. L’insorgenza di tali malattie è in costante aumento anche fra la popolazione giovanile: l’asma e la rinite allergica sono le più comuni malattie respiratorie croniche nei bambini europei.
Secondo l’OMS, l’incremento delle patologie allergiche e dell’asma è correlabile a fenomeni di urbanizzazione ed alla crescente tendenza delle popolazioni occidentali a vivere gran parte del tempo in ambienti chiusi (indoor), spesso scarsamente ventilati, con microclima caldo-umido e con presenza di elevati livelli di inquinanti chimici e di allergeni.
Il documento pone l’attenzione sul fatto che in Italia i ragazzi vivono dalle 4 alle 8 ore al giorno, per almeno 10 anni, negli edifici scolastici. Questi sono quindi ambienti che devono essere sottoposti a un attento monitoraggio per contrastare l’aumento di patologie respiratorie fra i bambini e gli adolescenti.
Il metodo da adottare per raggiungere questo scopo si basa su alcuni diritti fondamentali, come sancito dall’OMS:
- il diritto di avere una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici;
- il diritto per tutta la popolazione scolastica alla salute, definita come uno stato di completo benessere psicofisico e sociale, e non soltanto come assenza di malattia;
- il diritto per bambini e adolescenti di essere protetti da ogni incentivo, diretto e indiretto, all’uso del tabacco e di ricevere ogni informazione e sostegno utile a scoraggiare la tentazione di iniziare a fumare.
Uno stretto coordinamento tra i Ministeri della Salute e dell’Istruzione è necessario per la riuscita del progetto ma devono essere coinvolte anche le Regioni, i Comuni, il personale scolastico, gli studenti e le loro famiglie.
Per approfondire: aria e scuole.