BILBAO – Exposure to carcinogens and work-related cancer: A review of assessment methods. Esposizione ad agenti cancerogeni e tumori professionali: una revisione dei metodi di valutazione.
In occasione della “Giornata mondiale contro il cancro” che sta ricorrendo oggi 4 febbraio 2015, Eu-Osha ha pubblicato un rapporto sulla diffusione della patologia derivante da fattori legati agli ambienti di lavoro, sugli attuali e gli auspicabili metodi di valutazione, sulle condizioni di esposizione al rischio.
Quello sui tumori professionali è attualmente uno dei passaggi chiave per ogni attività o politica che si occupi di prevenire incidenti e malattie professionali. L’esposizione ad agenti cancerogeni è infatti uno dei maggiori rischi occupazionali, con fattori multipli che possono essere chimici, biologici, fisici e ai quali deve essere sommato ciò che di dannoso può derivare da condizioni ambientali generiche o turni non adeguati.
Il rapporto illustra i rischi ormai noti, ma parte da ciò per segnalare possibili nuove cause, alle quali occorre rispondere con nuove politiche preventive. Nuove informazioni, nuovi approcci, nuove raccomandazioni per colmare attuali e future lacune nella consapevolezza e nella conoscenza del rischio professionale. Concentrate in un volume che è contemporaneamente un aggiornamento sullo stato delle cose e un invito a guardare avanti, ai possibili sviluppi della malattia professionale e del contrasto che per essa dovrà svilupparsi.
Esposizione ad agenti chimici e altri rischi
Dal capitolo 2 Risck factors: “Sostanze chimiche e radiazioni sono cause note di cancro occupazionale. Solo un piccolo numero di esposizioni chimiche cancerogene invece è stato indagato a fondo e molto resta da fare su altri rischi, come i rischi fisici, farmaceutici e biologici.
Il lavoro a turni che comporta interruzione del ritmo circadiano, il lavoro sedentario, sono stati recentemente identificati come possibile fattori che contribuiscono allo sviluppo del cancro legato al lavoro e vi è una crescente evidenza che le radiazioni non ionizzanti potrebbero essere collegate al rischio.
Lo stress da lavoro può indirettamente portare a tumori, e i lavoratori possono sviluppare metodi per affrontarlo che coinvolgono fumo, alcol, droga, alimentazione sbilanciata. Stanno anche emergendo rischi da nanomateriali, dai nanotubi di carbonio esempio, e da composti che alterano il sistema endocrino”. A questo, va infine aggiunto che “l’esposizione professionale deriva raramente da un singolo fattore; piuttosto, deriva da una combinazione di fattori”.
Questo l’indice del volume, che fotografa l’intero spettro degli argomenti trattati:
- I fattori di rischio per il cancro e l’esposizione professionale ad agenti cancerogeni;
- Fonti di dati sull’esposizione professionale agli agenti cancerogeni;
- L’esposizione occupazionale ad agenti cancerogeni;
- Approcci convenzionali e nuovi per la valutazione e la prevenzione del tumore professionale;
- Politiche e strategie;
- Conclusioni e raccomandazioni;
- Tabella 1: Panoramica dei fattori cancerogeni rilevanti nella SSL;
- Tabella 2: Fonti di informazione sull’esposizione in materia di fattori non-chimici, fattori cancerogeni e lavoratori vulnerabili;
- Tabella 3: Risultati e raccomandazioni.
Info:
rapporto Eu-Osha valutazione e rischi tumori professionali
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